Una legge sul doppio cognome ai figli da portare a casa entro la fine della legislatura. È questo l'obiettivo fissato da Fabiana Dadone, che già in veste di deputata - quando era ancora in vita l'esecutivo gialloverde - aveva esposto l'idea in Parlamento con conseguente ok della Camera e stop del Senato. Il ministro della Pubblica amministrazione la ritiene una "questione di civiltà aperta da un quarantennio, che richiama un sacrosanto principio di non discriminazione tra i genitori, una disparità stigmatizzata persino dalla Corte costituzionale". La grillina ci tiene molto: "È importante che si faccia un passo avanti decisivo su questo tema".
Con il Partito democratico non vi è stato ancora alcun contatto in tal senso ma la posizione è favorevole come dimostra il disegno di legge d'iniziativa di alcuni senatori dem, nato a causa dalla normativa vigente in Italia che risulta essere "ancorata ad una sorpassata concezione della famiglia, fa sopravvivere forme di discriminazione anacronistiche rispetto ai principi costituzionali di eguaglianza e di parità tra uomo e donna e situazioni normative distanti dalle acquisizioni ormai realizzate nei sistemi giuridici di altri Paesi".
L'Italia sarebbe così allineata ad altri Paesi come Francia, Inghilterra e Spagna. L'attribuzione del cognome sarebbe il risultato di un accordo comune tra i due genitori che dovranno necessariamente presentare una dichiarazione congiunta davanti all'ufficiale di stato civile. Non sarà possibile accumulare i cognomi di generazione in generazione: chi avrà il doppio cognome dovrà poi sceglierne uno solo.
Il web si scatena
Sul web non mancano le polemiche. C'è chi ironizza dicendo: "Di vitale importanza direi. Siamo con le feci al collo però in compenso si sembrerà tutti nobili!"; "il cognome del padre e della madre e questo bimbo/a crescerà in un'italia migliore....bravi, avete risolto un grave problema".
E c'è chi si scaglia contro i giallorossi: "Un'altra priorità del governo dopo quella delle tendine sulle croci delle tombe nei cimiteri per non turbare i partecipanti ai funerali laici. Non siete contenti? Stanno risolvendo tutti i nostri problemi yuppi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.