Coronavirus

E adesso preoccupano i numeri della Campania. "Test obbligatori per chi arriva dall'estero"

Ieri 1.766 casi e 17 morti. Ordinanza di De Luca: "Servono controlli rigorosissimi"

E adesso preoccupano i numeri della Campania. "Test obbligatori per chi arriva dall'estero"

Se non fosse per i quasi 20mila tamponi in meno effettuati nelle ultime 24 ore, l'Italia potrebbe tirare un respiro di sollievo, soprattutto visto quello che sta succedendo nei vicini Paesi europei. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.766 i nuovi casi, rispetto ai 1.986 di sabato.

Per il momento, dunque, la situazione rimane sotto controllo, nonostante i tremila focolai attivi e i picchi che si registrano in alcune regioni, come la Campania, la regione con il maggior numero di nuovi casi e dove - dopo il record di due giorni fa, con 274 contagi - il trend rimane comunque preoccupante. Anche ieri è stata sforata quota duecento (245) e il governatore Vincenzo De Luca non ha intenzione di assistere impassibile alla risalita della curva dei contagi. Dopo aver già imposto l'obbligo della mascherina anche all'aperto, ora interviene sui rientri dai Paesi dove si sta registrando un eccessivo incremento di positivi. «È necessario attivare controlli rigorosissimi per chi rientra dall'estero», dice De Luca, che ha firmato un'ordinanza per obbligare al «test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone» tutti i passeggeri in arrivo all'aeroporto di Napoli Capodichino dai Paesi indicati nelle ultime ordinanze del ministro della Salute. «Non dovrà più ripetersi quanto si è verificato nel corso della scorsa settimana», avverte il governatore.

Con i 17 decessi di ieri (lo stesso numero del giorno precedente), il totale delle vittime in Italia sale a 35.835. Attualmente sono 49.618 i positivi e 2.846 i ricoverati con sintomi, 254 dei quali in terapia intensiva, sette più di sabato. Mentre in isolamento domiciliare ci sono 46.518 persone. Dopo la Campania sono Lombardia (216), Lazio (181), Veneto (159), Sardegna (139) e Piemonte (132) le regioni con il maggior incremento di casi.

Preoccupa la situazione del Lazio. La capitale, soprattutto, con 79 nuovi casi, è osservata speciale. «I dati di questi giorni ci dicono che dobbiamo mantenere alta l'attenzione. I test rapidi antigenici sono utili come strumento diagnostico di primo livello da utilizzare massivamente», dice l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Anche qui, come in Campania e in Calabria (dove ieri c'è stato un nuovo balzo dei casi), potrebbe arrivare un'ordinanza per rendere obbligatorie le mascherine sempre, anche all'aperto. Attesa a ore quella della Sicilia, dove il governatore Nello Musumeci sta mettendo a punto gli ultimi dettagli dell'annunciata stretta che non riguarda solo le mascherine anche all'aperto, ma anche stringenti limiti agli assembramenti e alla movida, con nuove zone rosse. Secondo l'ultimo bollettino del ministero della Salute sono 107 i nuovi casi di coronavirus sull'isola.

Il vero banco di prova per la curva dei contagi ci sarà tra un paio di settimane, quando si valuterà l'impatto dell'apertura delle scuole. Ogni istituto comunica i dati settimanalmente al ministero. Sono per ora 528 quelli dove si è verificato almeno un caso di contagio.

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