E i profughi danno buca al commissario governativo

Dopo le proteste, la convocazione. Ma i migranti non si sono presentati

E i profughi danno buca al commissario governativo

Trento Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna. Un detto azzeccatissimo per ciò che è accaduto ieri a Trento.

I profughi attivisti che venerdì scorso avevano protestato per strada con cartelloni e chiedendo più diritti, ieri mattina sono stati convocati d'urgenza dal commissariato del governo di Trento ma all'incontro non si sono presentati.

Eppure i profughi non sono certo timidi. Venerdì scorso avevano bloccato il traffico di via Brennero, in centro città, tra mezzogiorno e le due con tanto di cartelli chiedendo più giustizia, più protezione, più ricariche del telefono.

Ieri quindi la convocazione ma i perditempo hanno deciso di non andarci. Così i rappresentanti del Commissariato sono dovuti andar loro dagli immigrati nella residenza Brennero che ospita attualmente 72 persone.

«Inammissibile commenta il segretario nazionale della Lega Nord Trentino, Maurizio Fugatti a Trento lo Stato e la Provincia sono sottomessi ai profughi. Il commissariato del governo si è genuflesso andando dagli immigrati. Un cittadino trentino per avere un incontro con un assessore o con un altro rappresentante dello Stato impiega mesi, settimane e invece ai profughi tutto è concesso».

Fugatti venerdì scorso aveva chiesto l'espulsione immediata. E ora anche il centro sinistra, dopo l'accoglienza, ci ripensa. «Episodio assolutamente inammissibile, inaccettabile - dice il presidente della Provincia Ugo Rossi, espressione di una coalizione del Pd, Patt (Partito Autonomista Trentino Tirolese) e Upt (Unione per il Trentino) la Provincia ha chiesto al Commissariato del Governo l'espulsione di nove persone identificate». Persone, che come dice il responsabile del Centro informativo per l'immigrazione, Piergiorgio La Spada, saranno allontanate non per la manifestazione non autorizzata, ma perché i diretti interessati si sono resi protagonisti all'interno della struttura che li ospita di comportamenti non rispettosi del regolamento interno.

«I profughi stanno chiedendo delle cose aveva detto La Spada a L'Adige - e lo stanno facendo in maniera esagerata.

A me non pare siano abbandonati, sono 950 persone e i servizi sono garantiti». Esiste un protocollo d'intesa con il commissariato del governo di Trento, finalizzato a dare accoglienza e protezione a questi immigrati. Un'accoglienza di cui loro però si fanno beffe.

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