Seimila immigrati trasbordati, soltanto lo scorso fine settimana, dai barconi su cui viaggiano ai mezzi navali in forza a Triton per raggiungere le coste italiane. Non sono che l'inizio di un'estate di fuoco che registra già numeri da record. Anche ieri i porti siciliani sono stati presi d'assalto da centinaia di migranti. E dal primo gennaio si sono superati i 55mila arrivi con circa 8mila migranti in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
1.143 sono quelli sbarcati nel tardo pomeriggio di ieri a Catania dalla «Hms Bulwark», la grande nave d'assalto anfibio della Royal Navy impegnata nell'opera di salvataggio nel Mediterraneo. Tra loro ci sono nove donne incinte. I migranti sono stati soccorsi in otto distinti interventi al largo della Libia, sette dei quali compiuti dall'unità navale britannica e uno dalla nave della Marina militare italiana «Fasan».
Il pattugliatore «Dattilo» della Guardia costiera ha concluso ieri pomeriggio un'operazione di soccorso di 113 migranti al largo delle coste libiche. In 110 sono arrivati ieri alle 14 al porto di Augusta a bordo di una nave maltese che li ha raggiunti non lontano dalle coste libiche. Arrivi che si vanno ad aggiungere agli 800 immigrati sbarcati al porto di Palermo nel fine settimana appena trascorso, subito indirizzati nelle strutture di prima accoglienza della città e della provincia.
Il sistema è sovraccarico e al collasso. Ma si continua senza sosta a garantire il turn over dai Cpsa, i centri di primo soccorso e accoglienza, tra gli «ospiti» già presenti da qualche giorno e anche meno e i nuovi arrivati.
Ma di questo passo e soprattutto alla luce del mezzo milione di immigrati pronti a prendere la via del mare con destinazione le navi della missione Triton, sarà assai difficoltoso, per usare un eufemismo, sopperire all'ingente «carico» che si riversa sulle spalle dell'Italia.
L'obiettivo di chi si mette in mare per raggiungere il territorio italiano sembra essere proprio questo: venire trasbordato sulle navi che giungono in soccorso.
Di nuovo c'è che dai barconi viene lanciato l'Sos attraverso i telefoni satellitari appena raggiunte le 45-50 miglia dalle coste libiche, anche se non si registrano difficoltà di galleggiabilità o avaria ai motori. Sarebbe accaduto questo sabato scorso per tutti e quindici gli interventi di soccorso alle imbarcazioni stracolme di migranti raggiunte dalle navi italiane e straniere dei soccorritori coordinate dalla Guardia costiera italiana. E il trasbordo sulle navi di Triton sarebbe avvenuto senza problemi, date anche le buone condizioni meteo-marine.
Al lavoro, senza conoscere sosta, la polizia giudiziaria, che anche in questi giorni ha effettuato degli arresti. L'ultimo ieri, a Ragusa, dove è stato individuato lo scafista, un 27enne somalo, di un barcone con 105 passeggeri a bordo.
A soccorrerli in mare è stata la nave «Fenice» che ha trasportato i migranti a Pozzallo, da dove si susseguono viaggi per trasferire gli «ospiti» dal Centro di primo soccorso e accoglienza verso le altre strutture d'accoglienza sparse per lo Stivale.
La Sicilia resta la regione con più migranti accolti, il 22%, vale a dire oltre 16mila, seguita dal Lazio col 12%, corrispondente a 8.611 immigrati, e dalla Lombardia col 9%, che corrisponde a 6.599 immigrati sul territorio, stando ai dati del Viminale aggiornati allo scorso 6 maggio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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