Autocertificazione prolungata, e poi via all'obbligo «flessibile». La via maestra dei vaccini scelta dal ministero della Salute guidato dalla pentastellata Giulia Grillo prevede regole diverse da regione a regione. Il tutto in base alla diversa copertura. Così, nelle regioni dove ci si vaccina di più, l'obbligo verrà meno. Fermo restando che, ovunque, il rischio di lasciare fuori dalle classi i bambini che non sono vaccinati sarà «un provvedimento estremo», per dirla col ministro. Il nuovo provvedimento dovrebbe arrivare in commissione Sanità, a Palazzo Madama, nei prossimi giorni. E disegnerà le nuove regole sui vaccini per gli alunni delle scuole dell'obbligo.
Proprio la criticata legge Lorenzin, peraltro, con i suoi dieci vaccini obbligatori, potrebbe aprire la porta alla futura flessibilità dell'obbligo vaccinale, perché in un solo anno ha innalzato le coperture, permettendo di pensare a una mappa diversificata territorio per territorio. Si rischia, però, il caos nelle scuole, con critiche piovute sul ministro già per aver esteso l'autocertificazione per l'anno in corso, una procedura che espone le famiglie al rischio di commettere falsi - certificando vaccinazioni mai effettuate - al momento dell'iscrizione dei bimbi a scuola. Manca, poi, proprio l'anagrafe vaccinale nazionale, previsto dalla Lorenzin e che dovrebbe raccogliere i dati sulle coperture.
Senza questa banca dati, aggiornata e puntuale, sarà difficile attuare quanto il testo della nuova legge prevede, ossia conoscere la situazione regione per regione, per valutare in che modo calare sul territorio le decisioni del ministero e modulare in concreto, e in modo differente da area ad area proprio a seconda delle coperture, quali e quante vaccinazioni prevedere come obbligatorie. Un passaggio, questo, decisivo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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