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Ecco il maxi emendamento: sgravi sui contratti per favorire le assunzioni

L'articolo 18 resta com'è. Misure per promuovere il contratto a tempo indeterminato

Ecco il maxi emendamento: sgravi sui contratti per favorire le assunzioni

Sul tema dell'articolo 18, che ha tenuto banco nella discussione politica delle ultime settimane, nel maxiemendamento del governo al Jobs Act non ci sono novità rispetto a quanto previsto dal testo approvato dalla commissione Lavoro. Il maxi emendamento non recepisce infatti le aperture sul reintegro in caso di licenziamenti discriminatori e di alcune fattispecie di licenziamenti disciplinari illegittimi approvate dalla direzione del Pd nel documento finale.

"Sulla parte relativa all’articolo 18 - ha detto il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova - il governo interverrà con una norma di dettaglio inserita all’interno di un decreto attuativo". Nel nuovo testo vengono accolte invece alcune delle altre proposte di modifica avanzate dalle minoranze Pd. Arrivano, infatti, gli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato. Il maxi emendamento del governo al Jobs act, presentato questa mattina, punta a promuovere il contratto a tempo indeterminato "come forma privilegiata di contratto di lavoro rendendolo più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti". Proprio per questo il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti sarà reso più conveniente in termini di oneri diretti e indiretti. Rispetto al testo uscito dalla commissione Lavoro, il maxi emendamento rende più stringente l'impegno del governo a sfoltire le oltre quaranta forme contrattuali attualmente esistenti. L'esecutivo si impegna, infatti, a "individuare e analizzare tutte le forme contrattuali esistenti, ai fini di poterne valutare l’effettiva coerenza con il tessuto occupazionale e con il contesto produttivo nazionale e internazionale, in funzione di interventi di semplificazione, modifica o superamento delle medesime tipologie contrattuali".

Il demansionamento del lavoratore in caso di crisi aziendale potrà avvemire solo sulla base di parametri oggettivi e dovrà tener conto delle condizioni di vita ed economiche dei lavoratori. La revisione della disciplina delle mansioni "in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale individuati sulla base di parametri oggettivi", dovrà avvenire "contemperando l’interesse dell’impresa all’utile impiego del personale con l’interesse del lavoratore alla tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita ed economiche, prevedendo limiti alla modifica dell’inquadramento". Previsione che la contrattazione collettiva stipulata con le organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale a livello interconfederale o di categoria può "individuare ulteriori ipotesi rispetto a quelle disposte ai sensi della presente lettera".

Il maxi emendamento fissa poi i paletti sull'utilizzo dei voucher.

Rispetto al testo della commissione Lavoro, torna il tetto di 5mila euro annui per ogni lavoratore previsto dalla legislazione attuale.

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