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Ecco perché il M5S ha perso la Sardegna

I vertici del M5S erano sicuri di arrivare almeno al 20% in Sardegna, ma i dati reali danno i pentastellati poco sopra il 10%. Ora i grillini si giocano tutto in Basilicata e alle Europee

Ecco perché il M5S ha perso la Sardegna

"Ci giochiamo tutto in Basilicata. Da Matera partirà la nostra riscossa e ci tirerà la volata per le Europee". I vertici del M5S ne sono sicuri. Ma, intanto dalla Sardegna, arrivano dati disatrosi. Gli exit poll parlavano di un 18% ma, i dati reali, al momento, indicano un risultato inferiore al 10%.

Eppure, come rimarca il Corriere della Sera, la linea Maginot, per Luigi Di Maio, era il 20%, un dato che in ogni caso sarebbe stato disastroso dal momento che alle ultime Politiche il M5S nell'Isola aveva preso il 42% e aveva conquistato tutti e 9 i collegi uninominali."Siamo soddisfatti, è un buon risultato non si può fare un parallelo con il quadro nazionale. E comunque per la prima volta entriamo in consiglio regionale e siamo la prima lista", ha dichiarato a caldo Luigi Di Maio, commentando con i suoi i dati degli exit poll. La dura realtà delle prime sezioni scrutinate, però, sembra far traballare anche questo primato. La parola d'ordine sembra: minimizzare. "Il centrodestra in Sardegna si è presentato con 11 liste, il centrosinistra con 8. Davvero Davide contro Golia", dicono i pentastellati ma la senatrice dissidente Elena Fattori si smarca e dice: "Continuiamo a farci del male da soli".

In Sardegna, infatti, c'è stato il brutto "pasticciaccio delle regionarie". Nell'agosto 2018 il voto online incorona il sindaco di Assemini, Mario Puddu, come candidato presidente ma in ottobre, è costretto a ritirarsi dopo la condanna per abuso d'ufficio. Il M5S è costretto a "cambiare cavallo" e, non potendo puntare sul secondo classificato Luca Piras, indice delle nuove consultazioni online. Piras è stato infatti contestato dalla base per le sue esternazioni sulle modalità del voto online. Dalle nuove 'Regionarie' esce vincitore Francesco Desogus con 450 voti e, nel frattempo, diverso consiglieri regionali lasciano il gruppo M5S. Ora, in vista delle Regionali in Basilicata, Luigi Di Maio è intenzionato ad aprire alle liste civiche ma proprio il candidato presidente grillino Antonio Maio non pare gradire questa scelta. "Aprirsi alle liste civiche? Serve a poco. Qui non ne abbiamo di vere. Il centrosinistra si presenta con otto liste, ma per noi è più utile aprirsi sui territori".

La Basilicata è un feudo del centrosinistra, ma l'ex presidente Marcello Pittella è si dovuto dimettere dopo essere finito ai domiciliari per falso e abuso d' ufficio.

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