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Ecco il piano di Savona per sfidare Bruxelles

Paolo Savona ha le idee chiare e mette sul tavolo il suo piano e rivendica la manovra che il governo si appresta a varare

Ecco il piano di Savona per sfidare Bruxelles

Paolo Savona ha le idee chiare. Di fatto mette sul tavolo il suo piano e rivendica la manovra che il governo si appresta a varare e che è già nel mirino di Bruxelles. Con un intervento su Italia Oggi, Savona esplicita le sue mosse puntando il dito anche contro gli altri Paesi che danno lezioni all'Italia sui conti. Nel mirino del ministro degli Affari Europei è finita la Francia. Su Parigi il giudizio è netto: "Vive al di sopra delle proprie risorse". "La Francia, unica nei principali paesi dell’euroarea, ha un disavanzo estero di parte corrente che è dell’1,1% del pil, seguita solo dalla Grecia con l’1,2%. Vive cioè al di sopra delle proprie risorse. Il suo deficit di bilancio pubblico è del 2,4%, a livello di quello preventivato per il 2019 dall’Italia, attualmente al 2%". A questo punto lo stesso Savona analizza la situazione italiana e spiega come è nata questa manovra che secondo il governo dovrebbe coprire i costi iniziali con una crescita più alta nei prossimi tre anni. "L’Italia ha un avanzo di parte corrente sull’estero del 2,5%, vive cioè al di sotto delle sue risorse, e ha un 2% per cento di deficit pubblico. Deve quindi espandere la domanda interna anche scavando fosse o costruendo piramidi. Intende invece affrontare la sua crisi di crescita con investimenti e spese correnti", spiega sempre Savona nel suo intervento su Italia Oggi. Poi il ministro mette nel mirino le politiche portate avanti dall'Unione europea che a suo dire restano immutate nel tempo.

"La reazione consueta è che non si deve toccare il pilota automatico dei parametri fiscali convenuti, qualsiasi cosa accada. Queste note si limitano agli aspetti meramente macroeconomici, senza considerare le conseguenze sociali e politiche che una siffatta impostazione comporta, che da soli sarebbero sufficienti per cambiare registro". Infine Savona sferza Bruxelles e gli investitori che in queste ore hanno messo nel mirino il nostro Paese: "È giunto il momento di decidere chi vuole veramente l’Unione Europea, operando per mantenerla, o chi opera contro, facendo finta di volerla difendere". La partita dunque resta aperta e il ministro degli Affari Europei riba sempre di più la scena a Tria che sta cercando di far quadrare i conti in via XX Settembre. E nel pomeriggio il ministro Savona ha parlato all'Europarlamento durante un incontro con i deputati italiani per spiegare la manovra. Il ministro ha rivendicato la scelta del superamento della Fornero: "È stato deciso perché siamo sufficientemente convinti che avrà un moltiplicatore dell'occupazione" in base al quale "ogni pensionato che va via trascinerà due giovani nel sistema".

Infine ha sottolineato la volontà del governo di escludere qualunque ipotesi che possa portare all'uscita dall'euro.

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