Sui ballottaggi, azzoppati da una bassa affluenza, cala il momento della verità. Anche se Matteo Renzi ha puntato a derubricare l'appuntamento elettorale a contesa locale rinviando la sfida su governo e leadership al referendum istituzionale di ottobre, la partita non può non essere letta come cartina tornasole dei rapporti di forza sulla scena politica. E il risultato è un macigno sul premier e sul suo governo.
Il Movimento 5 Stelle ha scommesso sulle comunali per azzoppare Renzi a ridosso del referendum sulle riforme di ottobre. A Roma Virginia Raggi ha umiliato il piddì Roberto Giachetti. A Torino, invece, l'impresa è stata affidata a Chiara Appendino che ha mandato a casa Piero Fassino. A Milano, dopo una lotta all'ultimo voto, Beppe Sala è riuscito ad avere la meglio su Stefano Parisi. Il Pd ha vinto anche a Bologna dove Virginio Merola è stato confermato liquidando l'assalto della leghista Lucia Borgonzoni. A Napoli non è riuscita l'impresa a Gianni Lettieri che ha provato a spodestare Luigi de Magistris. Il centrodestra si è preso Trieste con Roberto Dipiazza che ha mandato a casa il Pd Roberto Cosolini.
Mister Expo vince a Milano
A Milano, nella più incerta tra le sfide delle elezioni comunali, Beppe Sala e Stefano Parisi si sono dati battaglia fino all'ultimo. I due erano divisi da una manciata di voti. Dopo il primo turno erano appena 5mila quelli che separavano i due candidati sindaco. Poi, col passare delle sezioni scrutinate, si è delineato il risultato definitivo: Mister Expo è stato eletto a sindaco di Milano con il 51,7%, mentre il candidato del centrodestra si è fermato al 48,3%.
I Cinque Stelle prendono Torino
A Torino il Pd incassa la sconfitta più bruciante di questi ballottaggi. Piero Fassino, a capo della coalizione di centrosinistra, che al primo turno aveva ottenuto il 42% dei voti, soccombe all'assalto della candidata pentastellata Chiara Appendino. Con il 54,57% delle preferenze incassate la grillina ha espugnato il Comune di Torino mandando a casa il sindaco piddino che non è andato oltre 45,4%. "Il risultato è evidente - ha commentato Fassino - il centrodestra ha votato in blocco il Movimento 5 Stelle". Ma per la grillina la vittoria targata Cinque Stelle va letta in un altro modo: "È stato un lungo cammino. Oggi è finalmente giunto il nostro tempo".
Il centrodestra si prende Trieste
Il Pd perde anche a Trieste dove deve lasciare il passo alla coalizione di centrodestra. L'azzurro Roberto Dipiazza, che ha incassato il 52,6%, ha infatti mandato a casa il sindaco uscente Roberto Cosolini (Pd) che si ferma 47,3%.
Il Pd conferma la rossa Bologna
A Bologna non riesce il "colpaccio" alla leghista Lucia Borgonzoni. Al ballottaggio, nel fortino "rosso", ha infatti avuto la meglio il sindaco uscente Virginio Merola che si è confermato a Palazzo d'Accursio con il 54,6%. La candidata del centrodestra non è riuscita ad andare oltre il 45,3%.
Le mani della Raggi sulla Capitale
Per il Movimento 5 Stelle la vittoria più schicciante e mediatica è sicuramente Roma. Dopo la bufera di Mafia Capitale, Virginia Raggi si prende la Capitale e dà un avviso di sfratto a Renzi. Un colpo al premier e al governo che fa titolo su tutta la stampa estera. La candidata dei Cinque Stelle ha espugnato il Campidoglio conquistando il 67,2% delle preferenze. Il candidato del centrosinistra Roberto Giachetti, già sotto di dieci punti al primo turno, si è fermato al 32,7%.
La sfida di Lettieri a De Magistris
A Napoli Gianni Lettieri ci ha riprovato cinque anni dopo, ma non è riuscito nell'impresa di mandare a casa Luigi De Magistris.
Il sindaco uscente, a capo di una larga coalizione di civiche, partiti di sinistra e movimenti sociali, ha ottenuto il secondo mandato con il 66,8% delle preferenze. "Sono soddisfatto dello straordinario risultato ottenuto - ha commentato - è un risultato inequivocabile". Al candidato del centrodestra sarebbe andato il 33,1% delle preferenze.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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