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Elkann si tiene la Juve: "Valori non in vendita". Ma per Rep non vale

Exor respinge l'offerta di Tether, richiamandosi all'orgoglio familiare. Ma per i suoi due quotidiani è diverso

Elkann si tiene la Juve: "Valori non in vendita". Ma per Rep non vale
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La Juventus è nata sotto il segno dello scorpione, John Elkann invece il primo di aprile e il suo amore per i colori bianconeri non andrebbe mai messo in discussione, neppure per gioco. Quando dice che non venderà mai la sua squadra alla Tether di Paolo Ardoino bisogna credergli per tradizione. C'è un video che assomiglia a una apparizione teatrale, John ha la felpa con scritto in corsivo Juventus e alle sue spalle si intravede la panchina oin legno da vecchi spogliatoi e una scritta con la data di nascita della vecchia signora: 1 novembre 1897. "La Juve fa parte della mia famiglia da 102 anni, fa parte nel vero senso della parola, perchè nel corso di un secolo, quattro generazioni l'hanno ingrandita, resa forte, accudita nei momenti difficili e festeggiata nei tanti momenti felici. La Juventus, la nostra storia, i nostri valori, non sono in vendita".

È amore e orgoglio. Solo che alla fine resta un piccolo dubbio: se i valori degli Agnelli non sono in vendita, allora La Stampa e Repubblica sono disvalori? Lo stupore non è tanto per il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, che pure aveva Carlo Caracciolo, cognato dell'Avvocato, tra i patriarchi, ma per il giornale torinese, casa di carta della famiglia. Il timore allora è che i sentimenti alla fine siano sempre insondabili. Di certo c'è che l'arrivo sulla scena italiana dei Kyriakou sta disorientando tutti e da ogni angolo si respira un po' di preoccupazione e paura, perché i greci non si prendono solo i quotidiani ma l'intero scatolone di Gedi, dove ci sono radio e progetti che abbracciano orizzonti mediatici. Che ci faranno? Se nelle redazioni si sente forte il timore di cadere nel lato oscuro della forza, nei palazzi ci si interroga su come questa vendita può cambiare gli equilibri di potere. Si dice che Theo Kyriako, compagno di affari del principe saudita Bin Salman, sia simpatizzante trumpiano, liberista selvaggio, cinico affarista, più interessato alla radio che alla carta, forse perfino con sogni televisivi italiani. L'unica cosa certa è che il suo approdo rappresenta una carta nuova con cui fare i conti. Che fare? Matteo Salvini sembra molto più preoccupato degli asset russi. Non crede che la vendita di gruppi editoriali debba interessare il governo: "Siamo un paese libero, surreale decidere chi compra i giornali". Antonio Tajani non si discosta di molto, ma butta lì una speranza che però dice tanto. "Io credo nel libero mercato. Certo se i quotidiani italiani rimangono in mani italiane è meglio". Chi sono questi?

Il fattore K, nel senso di K group, non è una variabile indifferente.

K contiene Antenna e Antenna ha 37 canali televisivi sparsi negli angoli d'Europa, con un pubblico dichiarato di mezzo miliardo di spettatori. John Elkann ha gettato un sasso nello stagno e intanto prepara le valigie per l'America.

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