Emiliano, lite social con l'assessore all'agricoltura

La crisi dell’agricoltura apre una crisi politica social. Di Gioia:vado via visto che il presidente avoca la regia della materia agricola, Emiliano:non è vero, dimissioni ingiustificate

Emiliano, lite social con l'assessore all'agricoltura

Vinse le elezioni regionali promettendo una rivoluzione nella Sanità e, pensando che nessun esponente della sua maggioranza avesse le carte in regola per metterla in atto, il governatore Michele Emiliano si “nominò” anche assessore alla salute. In questi giorni scoppia la ribellione dei “gilet dell’agricoltura” e, a detta dell’assessore Leonardo Di Gioia, sempre Emiliano avoca a sé la regia politica sulla materia agricola. Il tutto qualche ora prima delle manifestazioni romane, volute da Coldiretti.

La polemica interna alla giunta inizia con un post dell'assessore. Su Facebook Di Gioia, scrive: "Il prossimo mercoledì parteciperò a Roma all’incontro convocato dal Ministro Gian Marco Centinaio e lo farò per onorare sino in fondo l’impegno assunto con gli agricoltori pugliesi e per risolvere la questione delle gelate di febbraio e marzo 2018. Sarà questo il mio ultimo atto politico come esponente della Giunta regionale. Dopo di ciò rassegnerò le mie dimissioni come assessore in considerazione del fatto che, come nelle sue prerogative, il Presidente Emiliano ha avocato a se la regia politica sulla materia agricola e comunicato l’istituzione di un tavolo presso la presidenza dedicato al Psr, alla Xylella, alle gelate 2018, al patto della Puglia".

Per nulla morbido l’assessore: pur sapendo che Emiliano è già in campagna elettorale per la rielezione del 2020, rincara la dose convocando una conferenza stampa per venerdì mattina. A stretto giro la risposta, sempre social, del governatore che smentisce di aver avocato a sé alcun tavolo e dando prova di ciò, con le registrazioni dell’incontro. Emiliano si giustifica dicendo che, seppur ammalato, ha ritenuto di incontrare gli agricoltori per le gravi problematiche. Specifica inoltre che non ha bisogno di avocare nulla disponendo, comunque, della funzione di indirizzo politico e sottolinena di aver chiesto proprio all’assessore di partecipare al tavolo coi gilet arancioni. Visto “che un grave lutto di famiglia te lo ha impedito” le ragioni delle dimissioni "sono ingiustificate" - argomenta l'ex magistrato - "e per questa ragione è mio dovere respingerle".

Polemica chiusa? Per ora sì, anche se Di Gioia non ha comunicato se realmente ufficializzerà il suo passo indietro così come ancora non ha annullato la convocazione dell’annunciata conferenza stampa. Ad ogni buon conto, l’esuberanza di Emiliano, in quasi quattro anni ha visto più volte decapitazioni e passi indietro di componenti del suo esecutivo.

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