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Entusiasmo e spettacolo È calcio vero

Entusiasmo e spettacolo È calcio vero

N on è stata solo una domenica «vuota» da riempire con un tocco di rosa. Lo Juventus Stadium, l'impianto italiano più all'avanguardia, che registra il tutto esaurito per la sfida scudetto della serie A femminile testimonia che siamo di fronte a qualcosa di più di una semplice moda. I 39mila (e 27) della prima domenica di primavera all'Allianz certificano che il pallone è anche femmina. E finalmente l'Italia c'è.

I riflettori puntati (e l'assenza della serie A al maschile) catalizzano l'attenzione anche dello «spettatore medio» che raramente si sofferma su una proposta diversa. Nonostante i dati di share del massimo campionato - trasmesso su SkySport - siano tutt'altro che disprezzabili. Ascolti cresciuti del 50% nella seconda metà di stagione, contatti medi di 350mila spettatori a gara. E ora il boom dal vivo, con l'Italia che sfida i 61mila paganti per Atletico Madrid-Barcellona: record mondiale solo una settimana fa. I numeri ci sono e c'è anche lo spettacolo. Squadre tatticamente impeccabili, tecnica individuale elevata, preparazione fisica calibrata e prestazione inappuntabile. Insomma l'uscita di Fulvio Collovati su «le donne che non capiscono di tattica» è archiviabile ufficialmente come svarione o, con maggiore indulgenza, come retaggio di un passato lontano. Quello femminile è un bel calcio, che si lascia guardare e piace. Il segreto sta nel marketing: l'affiliazione alla Figc e la riproposizione degli stessi brand maschili aiuta. Ma da solo non basterebbe, se non ci fosse qualità. E dal 7 giugno si prevede entusiasmo anche per la Nazionale azzurra che, dopo 20 anni, torna a disputare i Mondiali in Francia.

Da protagonista.

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