L'Europa trema, il mondo è in ansia, gli Stati Uniti fanno da sé. Stabilendo che i test diagnostici per il coronavirus distribuiti dall'Organizzazione mondiale della sanità in una sessantina di Paesi del mondo non sono efficienti e preferendo lavorare allo sviluppo di un proprio strumento grazie alla ricerca dei Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie. Una scelta forse visionaria ma certamente arrogante che, secondo il sito Politico, che riporta la notizia, potrebbe diventare il migliore alleato per la diffusione del Covid-19 negli States.
Per il momento, però, sono altre le zone del mondo più in allarme. Prima fra tutte l'Europa, dove il numero dei contagi è raddoppiato negli ultimi tre giorni, raggiungendo quota 7.300 contagi. Oltre all'Italia, purtroppo nettamente la capofila, sono Francia, Gran Bretagna, Spagna e Paesi Bassi ad aver registrato i maggiori tassi di aumento dei casi conclamati in un singolo giorno. Sono oltre 30 al momento i Paesi che fanno parte della lugubre contabilità. Tra essi anche Città del Vaticano e San Marino, con un caso a testa. Per il momento fuori dalla buriana, tra i grandi Paesi, c'è solo la Russia, dove i casi fino a ieri erano solo 13.
In Francia i casi di coronavirus diagnosticati sono 716, con 11 morti. Lo stop alle manifestazioni che prevedano la partecipazione di più di 5mila persone è stato confermato fino al 15 aprile. Un secondo deputato dell'Assemblée Nationale è stato contagiato dopo Jean-Luc Reitzer (Les Républicains) e un impiegato della buvette. Segue la Germania, con 795 casi conclamati, secondo il Robert-Koch Institut, ha fatto un grande balzo, decuplicando il dato di una settimana fa. Sono stati messi in quarantena nel Land della Sassonia-Anhalt, l'unico finora senza casi, gli studenti rientrati da una gita scolastica nell'Alto Adige. In Spagna i contagi sono 477, per la maggior parte a Haro, nella regione vinicola della Rioja, città che è stata blindata con l'invio di centinaia di agenti della polizia e l'istituzione di multe che arrivano fino a 3mila euro; anche se poi in un'altra regione del Paese, nei Paesi Baschi, un solo funerale a Vitoria è costato il contagio per almeno una sessantina di persone. Barcellona ha deciso di spostare la maratona cittadina dal 15 marzo al 25 ottobre.
Nei Paesi Bassi il numero dei contagiati è passato da 60 a 188 in un giorno con un solo morto finora e il principale focolaio nel Brabante Settentrionale. In Svizzera i contagi sono 228 con in testa il Canton Ticino con 24. Oltre quota 100 anche Regno Unito, Belgio, Norvegia e Svezia. Preoccupa la situazione in Islanda, dove è stato proclamato lo stato di emergenza dopo aver toccato quota 45 contagi confermati, molti per un Paese che ha meno degli abitanti della sola Firenze.
Nel resto del mondo continuano a essere Iran e Corea del Sud i Paesi più colpiti. Solo a Teheran ci sono 1.500 casi (sui 5.823 contagi totali nel Paese). Qui è morta anche una deputata appena eletta, Fatemeh Rahabar, che sarebbe entrata in Parlamento a maggio. Sono 23 per il momento i casi che hanno interessato l'assemblea. in Corea del Sud, malgrado si sia superata quota 7mila contagi, la buona notizia è che per il terzo giorno consecutivo i casi conclamati sono diminuiti. La gran parte dei contagi riguarda l'area di Daegu, e sono partiti da una setta religiosa.
Negli Stati Uniti il contagio, per il momento limitato alla costa occidentale, e in particolare allo stato di Washington (quello di Seattle) è «sbarcato» anche nella
East Coast con le prime due vittime registrare in Florida e 76 casi nello stato di New York, dove il governatore Andrew Cuomo ha dichiarato lo sttao di emergenza. La Amtrack ha anche sospeso i treni diretti Washington-NYC.
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