Il vertice G7 di Hiroshima si chiude con un rinnovato impegno a sostenere l'Ucraina consacrato dinanzi al presidente Volodymyr Zelensky, rassicurato dai leader presenti in Giappone che hanno riaffermato la «ferma volontà di fornire assistenza diplomatica, finanziaria, umanitaria e militare a Kiev, e la determinazione a ripristinare la pace e sostenere l'ordine internazionale basato sullo stato di diritto».
Dal summit in Giappone è emerso «un messaggio di unità», a dimostrazione che «Vladimir Putin non minerà la nostra determinazione», ha detto il presidente americano Joe Biden, che ha annunciato l'invio di altri 375 milioni di dollari di aiuti militari a Kiev (tra cui munizioni e veicoli blindati) «per costruire la sua capacità a lungo termine di difendersi dall'aggressione russa e di scoraggiarla». «Stiamo con l'Ucraina e non andremo da nessuna parte», ha aggiunto. Nella giornata conclusiva dei lavori l'inquilino della Casa Bianca ha incontrato Zelensky, al quale ha ribadito «l'impegno degli Stati Uniti a sostenere il popolo ucraino nella difesa della propria sovranità e democrazia».
Con Biden «abbiamo discusso di un'ulteriore cooperazione per rafforzare le capacità di difesa del nostro Paese, nonché dell'attuazione della formula di pace ucraina», ha spiegato il leader di Kiev esprimendo la «enorme gratitudine per la potente assistenza finanziaria fornita dagli Usa». E si è detto anche grato agli Stati Uniti per la loro decisione sugli F-16, precisando «abbiamo lavorato a lungo a livello politico con i nostri partner per ottenere il risultato». Riguardo la formula di pace, invece, Zelensky ha proposto di tenere a luglio un vertice internazionale ad hoc: sarà il summit «di tutti coloro che sostengono l'onestà e sono determinati a porre fine a questa guerra - ha detto - Vi invito a unirvi a questi sforzi comuni». Il presidente ucraino ieri si è recato al memoriale della pace di Hiroshima, e ha sottolineato che «questi luoghi sono un importante promemoria della necessità di mantenere la sicurezza nucleare. Nessuno ha il diritto di ricattare il mondo con un disastro atomico».
Mentre parlando alla conferenza stampa conclusiva del G7, ha spiegato: «Non sarebbe corretto fare paragoni... ma oggi direi sinceramente che le immagini di Hiroshima in rovina mi ricordano Bakhmut e altri città dove non è rimasto nulla, dove tutti gli edifici sono stati distrutti, dove non si capisce dov'erano le strade e le case, dove c'è una distruzione totale». E ha ammesso che «se non fossimo così coraggiosi il genocidio russo contro di noi potrebbe avere successo. Gli ucraini sono infinitamente coraggiosi e amanti della libertà».
Da Mosca, invece, il ministero degli Esteri russo ha sottolineato che la presenza di Zelensky al G7 ha reso il vertice un «propaganda show».
Sulla questione degli F-16, invece, è intervenuto anche l'ex presidente americano Donald Trump. «Biden continua ad avvicinare il mondo sempre di più alla guerra nucleare. Io sono l'unico candidato che può impedirla. Porrò fine alle uccisioni e allo spargimento di sangue e porterò la pace in Europa e nel mondo», ha scritto il tycoon sul suo social Truth, postando un articolo del New York Times sulla svolta del successore al G7 dove ha annunciato che anche gli Usa addestreranno i piloti ucraini per gli F-16. Consentendo inoltre agli alleati di fornire a Kiev i jet da combattimento prodotti negli Stati Uniti.
Sui timori che la dotazione di jet militari avanzati all'Ucraina possa portare a un'escalation della situazione, Biden ha detto: Zelensky mi ha assicurato che gli F-16 non saranno usati per «operazioni offensive in territorio russo».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.