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Il faccia a faccia Draghi-Meloni: ecco cosa si sono detti

In oltre un'ora di colloquio tra Mario Draghi e Giorgia Meloni a Palazzo Chigi sono stati affrontati i temi della manovra economica e non solo

Il faccia a faccia Draghi-Meloni: ecco cosa si sono detti

Poco prima delle 17.30, Giorgia Meloni è arrivata a Palazzo Chigi per un incontro con Mario Draghi. Sul tavolo i tempi più caldi dell'attualità politica, tra i quali la riforma delle pensioni e la manovra economica, ma anche la situazione epidemica e le future strategie del governo. Il colloquio è durato più di un'ora e al termine la leader di Fratelli d'Italia si è fermata a parlare con i giornalisti.

La manovra economica

Sul tema della riduzione delle tasse, la leader dell'opposizione ha dichiarato che "Fratelli d'Italia rivendica che gli otto miliardi investiti dal Governo vadano interamente sul tema del taglio del cuneo contributivo, da dividersi lato lavoratore e lato azienda". A proposito della manovra, invece, la Meloni ha anticipato che "a breve ci sarà una iniziativa comune del centrodestra per indicare le nostre priorità, per disegnare la compattezza del centrodestra". Sempre sul tema fiscale, la leader di FdI da Mario Draghi ha messo il focus anche sulle stime catastali, per la quale nel suo partito sono "drammaticamente preoccupati" per "il rischio di un aumento delle tasse che inevitabilmente ne deriverebbe. Abbiamo chiesto al presidente del Consiglio di concentrarsi unicamente sull'emersione delle case non accatastate, ma di non porre le basi per un aumento della tassazione sulla casa che sarebbe drammatica".

Inevitabile che la discussione affrontasse anche il tema del Reddito di cittadinanza, per il quale "Fdi è sempre stata contraria al principio". Giorgia Meloni ha sottolineato che, come partito, ritengano "necessario che almeno si possano mettere dei paletti. Leggiamo di circa 50 milioni di euro finiti nelle tasche di chi non ne aveva diritto, i controlli vanno fatti prima di dare il Rdc e quei soldi andati a chi non lo meritavano devono andare ai più sfortunati, come chi ad oggi percepisce pensioni di invalidità decisamente basse".

La corsa al Quirinale

Pare sia stato toccato anche il tema della riforma per il Quirinale, per il quale la Meloni si è detta scettica sulla proposta avanzata dal ministro Giancarlo Giorgetti: "La più grande riforma che si può fare in Italia è una riforma presidenziale, ma l'idea di un presidenzialismo de facto imposto dall'alto a me non convince"

Stato di emergenza e Green pass

Per quanto riguarda lo stato di emergenza e il Green pass, la leader di Fratelli d'Italia ha voluto rassicurare parte degli italiani, rivelando che "il presidente del Consiglio ci ha detto che non è ancora stato deciso nulla sulla proroga dello stato di emergenza", questo perché gli esperti voglioni "vedere qual è l'andamento della stagione più fredda". Ma la Meloni si è mostrata comunque critica e ferma sulla sua posizione per quanto riguarda il certificato verde: "O il Green pass funziona e allora non c'è bisogno di prorogare lo stato di emergenza, o c'è bisogno di prorogare lo stato di emergenza e allora il Green pass non funziona e allora qualcuno deve rivedere questa scelta".

Sempre a proposito del Green pass e delle polemiche che da mesi animano il dibattito nel Paese, Giorgia Meloni ha affermato di essere "rimasta oggettivamente molto colpita dal provvedimento di daspo che è stato comminato al sindacalista Stefano Puzzer". La leader di FdI ha aggiunto: "Credo che queste non siano reazioni degne di una democrazia.

Non siamo la Corea, non siamo la Cina, non siamo i Talebani, non siamo la Turchia, noi siamo l'Italia e in questa nazione c'è il diritto a manifestare il proprio dissenso".

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