Dalla famiglia ai big dell'energia l'accesso ai bonus diventa più facile

Dal Mimit incentivi all'innovazione anche per le utility che investono in sostenibilità

Dalla famiglia ai big dell'energia l'accesso ai bonus diventa più facile
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Le utility e le società specializzate in efficienza energetica (in sigla esco) brindano alla nuova transizione 5.0 da 4 miliardi targata Urso. Una delle più importanti misure contenute in manovra che riguarda le imprese insieme alla sterilizzazione di plastic e sugar tax.

Tra le altre, in un quadro di sostegno al reddito medio-basso, alle famiglie e alla sanità figurano il bonus mamme; lo stanziamento di circa 2 miliardi per adeguamento salariale al costo della vita; la proroga al 2026, alle stesse condizioni del 2025, delle detrazioni fiscali per spese edilizie; l'incremento dei tetti di spesa per i dispositivi medici, con nuove assunzioni nel settore della Sanità e la flat tax per i Paperoni che riportano la loro residenza fiscale in Italia.

Nel dettaglio, i nuovi incentivi alle imprese sono stati rinnovati, semplificati e ampliati anche al settore energivoro senza più vincoli europei legati al Green Deal. La misura del Mimit mette sul piatto la possibilità di ammortizzare al 180% gli investimenti in innovazione, digitalizzazione ed energia. Ma l'aiuto può arrivare fino al 220% se la spesa è finalizzata alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica con riduzione dei consumi energetici.

Nonostante i tentativi del leader di Italia Viva, Matteo Renzi di intestare alla sua vecchia Industria 4.0 gli elementi chiave della nuova misura, il salto in avanti è significativo.

Si tratta infatti di un iper-ammortamento che cala in base al valore degli investimenti, ma supera per la prima volta i vincoli del Green Deal che ne avevano limitato l'applicazione ai settori energivori, spingendo con un'extra deduzione finalizzata gli obiettivi di risparmio energetico anche attraverso investimenti in autoproduzione da fonti rinnovabili e gli impianti di stoccaggio.

Lo sconto più forte riguarda proprio questi casi:"la maggiorazione del costo di acquisizione degli investimenti si applica nella misura del 220% per gli investimenti fino a 2,5 milioni", poi cala progressivamente al 100 e al 90% se l'importo sale oltre i 20 milioni.

Ma è previsto un iper-ammortamento anche per gli investimenti in genere per l'innovazione, per la digitalizzazione e per il settore energetico per i quali - è scritto nel testo - "il costo di acquisizione è maggiorato nella misura del 180% per gli investimenti fino a 2,5 milioni, nella misura del 100%".

In soldoni, il nuovo incentivo opererà attraverso un meccanismo più semplice che rispetto al credito d'imposta avrà effetti sul bilancio dello Stato diluiti negli anni a partire dal 2027.

Per alcune società quotate a Piazza Affari si tratta di una misura dagli impatti positivi, in particolare utility ed esco ne beneficeranno in modo significativo: tra queste, ad esempio, Hera ed Edison, ma anche Enel con Enel X. In Italia, le Esco sono oltre 900, e di queste, 466 aziende operano con un core business orientato ai servizi per l'efficienza energetica. Queste realtà coprono l'intera filiera: dalla consulenza e progettazione alla realizzazione degli impianti, fino alla gestione operativa e all'assistenza amministrativa.

Guardano alle altre misure, aumenterà ancora la flat tax per i Paperoni che riportano la loro residenza fiscale in Italia: l'innalzamento da 200mila a 300mila euro dell'imposta sostitutiva sui redditi prodotti all'estero realizzati da persone fisiche che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia. La nuova norma prevede anche un incremento della tassazione prevista per i familiari, che raddoppia da 25mila a 50mila. La tassa, introdotta dal governo Renzi, era stata portata nell'agosto 2024 da 100mila a 200mila euro.

Il pacchetto famiglia e lotta alla povertà sale invece a 3,5 miliardi nel triennio, inclusi congedi parentali facoltativi all'80% per 3 mesi e una dote previdenziale

per i nuovi nati. Sul fronte sanitario, già nel 2026 sono resi disponibili 450 milioni per l'assunzione di 1.000 dirigenti sanitari e oltre 6.000 professionisti (soprattutto infermieri) del ruolo sanitario non dirigente.

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