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FdI, flash mob alla Camera per dire no al nutri-score che punisce il cibo italiano

I parlamentari di Fratelli d'Italia hanno manifestato in piazza Montecitorio contro il sistema di rating dei prodotti alimentari istituto dall'Ue

FdI, flash mob alla Camera per dire no al nutri-score che punisce il cibo italiano

Fratelli d'Italia scende in piazza – e lo fa in quella di Montecitorio – per dire no al nutri-score, il sistema di etichettature dei prodotti alimentati sviluppato e introdotto dall'Unione Europea per catalogare i cibi, affidando loro un voto (dalla A "verde" alla E "rossa") a seconda della qualità dei valori nutrizionali dei prodotti alimentari.

Si tratta di un "semaforo" cromatico e alfabetico creato in Francia che è stato accolto molto positivamente da Bruxelles e un po' meno (eufemismo) dall'Italia, visto che lo strumento andrebbe a penalizzare alcuni prodotti tipici del made in Italy come il parmigiano reggiano, l'olio extravergine di oliva, gli insaccati, le mozzarelle e il prosciutto di Parma. Per questa ragione, infatti, Roma avrebbe provato a proporre all'Europarlamento l'adozione del "Nutrimeter", ma agli alti papaveri della Commissione piace più il "righello" alimentare francese.

Iin prima fila contro il transalpino nutri-scorse c'è sicuramente Fratelli d'Italia, che nella giornata di mercoledì 12 febbraio ha organizzato un flash mob davanti alla Camera dei deputati per protestare contro la controversa etichettatura.

La fondatrice e presidente Giorgia Meloni, insieme ai parlamentai di Fdi, hanno manifestato srotolando uno striscione recante la scritta "No al nutri-score - Prodotto italiano = qualita". Inoltre, gli esponenti meloniani portato in piazza alcuni prodotti tipici italiani, tra cui vini, formaggi e salumi Dop. Con l'occasione, deputati e senatori di FdI hanno annunciato una mozione che, qualora approvata, impegnerebbe il governo a contrastare l'entrata in vigore della nuova etichettatura.

"Il nutriscore - ha affermato il capo politico Meloni - è un vero e proprio attacco all'eccellenza del Made in Italy. È la ragione per la quale FdI oggi ha chiesto al Parlamento di discutere una mozione per andare in Europa a vietare che il nutri-score entri in vigore nelle nazioni dell'Unione europea". "Vedremo, nel Parlamento italiano chi si schiera a difesa dell'eccellenza e chi si schiera contro gli interessi nazionali", ha chiosato la leader.

Fratelli d'Italia contro il nutri-score

Nelle scorse ore, prima del blitz in piazza, Luca De Carlo – esponente di Fratelli d'Italia alla Camera – aveva sferzato frontalmente la maggioranza giallorossa a fare qualcosa di concreto contro il sistema: "Il governo si impegni in sede europea per contrastare l'ipotesi di adozione del nutri-score quale sistema di etichettatura uniforme suscettibile di veicolare messaggi nutrizionali distorsivi e potenzialmente penalizzanti e dannosi per l'economia nazionale. L'Italia è universalmente riconosciuta come una Nazione esportatrice della qualità della vita e del cibo. Occorrono iniziative per preservare e tutelare il settore alimentare italiano e le eccellenze del Made in Italy da possibili effetti distorsivi sulla concorrenza e sulla leale competizione economica internazionale". Infine presentando la mozione di FdI a firma di Giorgia Meloni, De Carlo ha aggiunto: "ll nutri-score va sostituito con un sistema di etichettatura dei prodotti alimentari idoneo a rilanciare la fondamentale esigenza di diffondere la dieta mediterranea, riconosciuta a livello mondiale dall'Unesco come bene immateriale transnazionale.

Un sistema che sostituisca il 'semaforo' con "un'etichettatura a batteria" per gli alimenti con un richiamo visivo alla dieta mediterranea".

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