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"Fermati", "No ai ricatti". Lite tra Renzi e Bonafede sulla prescrizione

Il leader di Italia Viva minaccia: "Senza noi non avete i numeri". La replica: "Vado avanti". La grillina Lezzi avverte: "Renzi è un pagliaccio. Se necessario, subito al voto"

"Fermati", "No ai ricatti". Lite tra Renzi e Bonafede sulla prescrizione

"Se qualcuno pensasse che in nome del mantenimento dello status quo del governo noi veniamo meno ai principi di civiltà giuridica, quel qualcuno ha sbagliato". L'avvertimento lanciato da Matteo Renzi all'esecutivo giallorosso è chiaro. Nello specifico l'avviso è indirizzato ad Alfonso Bonafede: "Fermati finché sei in tempo, perché noi votiamo contro la follia che avete fatto. Fermatevi finché siete in tempo: patti chiari, amicizia lunga. E non avete i numeri senza di noi al Senato e forse alla Camera. Io voto la civiltà non voto la barbarie". Uno scontro di fuoco sulla prescrizione che potrebbe avere serie ripercussioni sulla stabilità della maggioranza.

Italia Viva si è detta dunque pronta a votare in Parlamento il ddl Costa qualora non venisse approvato il lodo Annibali nel Milleproroghe: tutti i parlamentari di Iv il 27 febbraio sono pronti ad aprire "la campagna per una giustizia giusta nel ricordo di Enzo Tortora e Marco Pannella".

"Se serve, subito al voto"

Dura e immediata è stata la replica da parte del ministro della Giustizia all'affondo dell'ex presidente del Consiglio: "Non accetto ricatti e minacce da nessuno. Vado avanti!". Sul proprio profilo Facebook il Guardasigilli ha riconosciuto la possibilità di un dialogo, ma ha sottolineato: "Qualcuno dovrebbe semplicemente rendersi conto di non essere più al governo con Alfano e Verdini (che, come noto, hanno una concezione della giustizia lontana anni luce dalla mia)". Il grillino ha ribadito di aver dato disponibilità a fare tutti i vertici necessari per tentare di trovare un punto di convergenza e per apportare miglioramenti alle varie norme sulla giustizia: "Sono state vagliate e sono ancora al vaglio diverse proposte per garantire certezza e celerità dei tempi. Continuerò a farlo perché é giusto che sia così". Dunque questa è ritenuto l'unica strada percorribile per tenere in vita "un governo con diverse forze politiche. Ed è un metodo che dovrebbero rivendicare e difendere tutte le forze di maggioranza".

Più secca la risposta di Barbara Lezzi, senatrice del Movimento 5 Stelle: "Se necessario, subito elezioni. Tutto il M5S deve procedere dritto secondo le sue convinzioni. Un Paese civile pretende sempre giustizia e non si lascia confondere da un pagliaccio come Renzi che mette impunità e ingiusta detenzione sullo stesso piano". L'ex ministro per il Sud ha dunque avvertito: "Il M5S ha la maggioranza relativa in Parlamento. Se non ci permettono di migliorare il Paese, andiamocene a casa. Non permettiamo a questo ballista di minacciare il M5S. Lui va a braccetto con Verdini e Berlusconi.

Noi no".

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