La Ferrari si fa ibrida La più veloce di sempre silenziosa per la città

Mille cavalli, la prima sportiva di Maranello a trazione integrale. Prestazioni assicurate

La Ferrari si fa ibrida La più veloce di sempre silenziosa per la città

È la Ferrari delle Ferrari, il top assoluto, «la nuova pietra miliare della nostra storia», dice emozionato l'ad Louis Carey Camilleri subito dopo aver ricordato «quell'uomo straordinario di nome Niki Lauda». Ecco allora irrompere all'interno della tensostruttura, collocata non a caso sulla pista di Fiorano, la prima Ferrari ibrida ricaricabile (plug-in) di serie. La potenza è mostruosa: 1.000 cavalli, 780 assicurati dal motore V8 di 3.990 cc, per il quarto anno consecutivo «Engine of the Year», e gli altri 220 dai tre motori elettrici, due dei quali situati sull'assale anteriore. Prima «progetto 173» e poi battezzata SF90stradale, in omaggio alla Scuderia Ferrari e ai suoi 90 anni, questo bolide è in grado di raggiungere i 340 orari e di accelerare da 0 a 100 in 2,5 secondi.

È la Ferrari di serie più veloce di sempre, la prima sportiva di Maranello con la trazione integrale. I suoi «cuori» elettrici le permettono di percorrere, in modalità zero emissioni, fino a 25 chilometri a una velocità massima di 135 orari. Con questa supercar, dunque, si potrà entrare nelle zone a traffico limitato scegliendo, dal tasto touch posizionato sul volante, la modalità eDrive, cioè «full electric». La SF90stradale sibilerà così nel traffico (caso unico, al momento, per una vettura del Cavallino), per poi scatenare il suo poderoso sound («quello che invoglia alla guida») una volta inserita una delle altre tre funzioni: Hybrid (la modalità standard di funzionamento); Performance (da preferire in tutte le situazioni in cui si vuole privilegiare il divertimento di guida); Qualify (qui si raggiunge la massima potenza del sistema: anche ai motori elettrici è consentito lavorare al top delle prestazioni).

La SF90stradale è stata presentata ieri sera a 2mila selezionatissimi clienti che dovranno però aspettare, insieme a quelli che l'hanno già ordinata, dal 2020 in avanti per potersela gustare. Il prezzo sarà comunicato nei prossimi giorni e potrebbe aggirarsi sui 500mila euro, una via di mezzo tra quello de LaFerrari, la prima ibrida prodotta solo in 499 esemplari (1,24 milioni) e la 812 Superfast (circa 300mila euro).

«Puntiamo a nuovi clienti», precisa Camilleri, il quale conferma che per la fine dell'anno arriveranno altre tre novità dopo la F8 Tributo e questa SF90stradale. «La nostra visione è già oltre i prossimi 30 anni aggiunge l'ad e ruoterà sempre intorno al tema della passione». La SF90stradale è un'auto che va oltre tutti i concetti di tecnologia e prestazioni. «Un modello e qui il direttore marketing, Enrico Galliera, sfida i concorrenti - che alza l'asticella di molto».

Flavio Manzoni, capo del design, in pochi minuti, armato di righello e pennarelli, riproduce la sua creatura davanti a 120 giornalisti provenienti da tutto il mondo. L'interno si ispira alla cabina di un aereo e l'esterno ha molto di una navicella spaziale, soprattutto nel posteriore dove sono collocati due sportellini: uno per la benzina e l'altro per la carica elettrica. Il muso sembra voler divorare la strada. Dietro il posto guida c'è il vano motore la cui copertura trasparente continua tutt'uno con il tetto. «Questa Ferrari ha una bellezza futuristica», commenta Manzoni, mentre segna l'ultimo tratto sul foglio.

Un'altra chicca è rappresentata dal volante di nuova concezione con tutti i tasti touch (a destra per la navigazione, la radio, il telefono, ecc), insieme al solito manettino rosso per le impostazioni della vettura; a sinistra per la scelta tra elettrico e ibrido. Al centro l'avviamento e davanti al guidatore (il volante sovraintende all'80% delle funzioni) uno schermo di 16 dove appaiono le mappe di navigazione, la velocità e gli altri dati. «In questo modo - spiega il responsabile tecnico Michael Hugo Leiters - si hanno sempre gli occhi sulla strada e le mani sul volante».

Nuova, infine, è anche la chiave: apertura, chiusura e accensione avvengono tenendola in tasca. Tutto bello, hi-tech, green, emozionante, incredibile, impossibile. Anche se entrarci e uscirvi comporta un certo sforzo fisico e l'abitacolo non è per robusti. Ma fa parte del gioco.

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