Festa per Berlusconi: auguri da alleati e Putin

Il Cav per il compleanno ha ricevuto oltre 500 telefonate. In settimana il vertice con Lega e Fdi

Festa per Berlusconi: auguri da alleati e Putin

Sono 83 anni e Silvio Berlusconi non ha alcuna intenzione di mollare. Festeggia ad Arcore solo con figli, nipoti e il fratello Paolo e prima che si siedano a pranzo, tra trofie al pesto e tagliata di manzo, sono già arrivate 500 telefonate, comprese quelle di Vladimir Putin, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Anche fuori dalla villa ci sono fan azzurri con un manifesto beneaugurante e lui saluta tutti. «Avete reso questo compleanno così speciale. Ci rimettiamo subito al lavoro per cambiare la nostra meravigliosa Italia, il Paese che amiamo».

Alla vigilia del compleanno un leader battagliero ha sparato senza complimenti sul governo Pd-M5s, su Matteo Renzi e sugli alleati sovranisti di Lega e Fdi, ricordando che è stato lui a sdoganarli e ora dovrebbero capire che senza Forza Italia non c'è centrodestra che vinca e governi. Il Cavaliere è deciso a recuperare voti a destra e a sinistra e riportarli al centro, così rimarca l'identità del suo partito, per evitare che elettori in libertà migrino verso la renziana Italia viva o le forze dominanti nella sua stessa coalizione.

Matteo Salvini, che il giorno prima ha risposto un po' piccato alla frase sulla «legittimazione» di Lega e fascisti da parte dell'ex premier azzurro ora si morde la lingua: «È il suo compleanno e gli auguro buon 83esimo compleanno, è l'unica dichiarazione che posso fare», dice al Villaggio Coldiretti. Poi però non si trattiene: «Ho sentito parlare di fascisti. Qua non ci sono fascisti, ci sono italiani orgogliosi di essere italiani. Non è che se uno difende l'Italia è fascista». Il leader leghista sembra più convinto della necessità di tenere unita la coalizione, soprattutto perché a fine ottobre in Umbria inizierà una lunga serie di elezioni regionali e il trasferimento sul territorio dell'alleanza tra dem e grillini rende di nuovo contendibili piazze che si davano già per conquistate.

Il vertice a tre del centrodestra potrebbe tenersi in settimana, prima che l'eurodeputato Berlusconi voli a Bruxelles giovedì. Ma qualcuno ipotizza che la foto di gruppo possa essere scattata proprio in Umbria, per sancire la compattezza del centrodestra. Nell'ultimo incontro a Milano con Salvini il Cavaliere gli ha promesso grande impegno per la campagna elettorale nella regione tradizionalmente rossa e sta studiando un tour nelle prossime settimane.

Una svolta nel riavvicinamento tra Fi e Lega potrebbe venire da un ingresso del partito di Salvini nel Ppe, che ieri Giancarlo Giorgetti non ha escluso. Berlusconi ha sempre auspicato un allargamento dei popolari a sovranisti «ragionevoli» e, malgrado la sospensione, nel Ppe c'è tuttora il premier ungherese Viktor Orban, vicino a Salvini e Meloni. Il Cav ci lavora da mesi e ne ha parlato anche all'ultima missione a Strasburgo.

«È una buona notizia e un significativo passo avanti - commenta la capogruppo in Senato di

Fi, Anna Maria Bernini - per la costruzione di un centrodestra più credibile e competitivo, non supino ma neanche nemico dell'Europa. Se il sovranismo diventa isolazionismo finisce per remare contro l'interesse nazionale».

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