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FI, Tajani stoppa Salvini: "Si vergogna di cantare l'inno"

Il vicepresidente critica la manovra: "La pagherà il Nord". Poi boccia il reddito di cittadinanza: "Macelleria sociale"

FI, Tajani stoppa Salvini: "Si vergogna di cantare l'inno"

Antonio Tajani ne è convinto: gli azzurri possono "tornare a essere grandi protagonisti" in Italia e in Europa. Dal palco di IdeeItalia, la tre giorni del partito in corso a Milano, il vicepresidente del partito segna il sentiero che Forza Italia dovrà seguire. E avverte l'alleato Salvini, oggi al governo con i Cinque Stelle e felice per i sondaggi che lo danno in crescita: "Non facciamoci impressionare - afferma Tajani - regalerò a Di Maio e Salvini una foto di Renzi che è passato in poco tempo dal 40% al 15%, quelli non erano sondaggi ma voti veri. L'Italia ha bisogno di Forza Italia".

A preoccupare il presidente del Parlamento Ue è soprattutto la manovra. Il governo sta lavorando alla legge di Bilancio che, passi il gioco di parole, sembra "sblilanciata" verso il M5S. La Lega, dice Tajani, "non ha fatto granché per arginare la deriva assistenzialista e statalista del Movimento Cinquestelle", deriva "che il Nord pagherà caro e non aiuta il Sud". Le cifre ballerine sul reddito di cittadinanza e suoi costi a dire il vicepresidente che Forza Italia dovrà "impedire che questo governo faccia della macelleria sociale con il reddito di cittadinanza favorendo mafia, 'ndrangheta e camorra che gestiscono il lavoro nero in Italia".

In fondo, anche i mercati sono in fibrillazione: il deficit al 2,4%, come previsto nel Def, potrebbe portare ad un incremento del debito pubblico. Ecco perché per Tajani "i cittadini si renderanno conto che grazie a questa azione di governo aumenteranno i tassi di interesse, non ci saranno posti di lavoro e gli investitori scapperanno dall'Italia" e allora il governo "perderà consensi".

Sul piano politico, oltre che economico, è a Salvini che Tajani vuol far arrivare il suo messaggio. "Io mi auguro che i nostri alleati rinsaviscano", dice. "Noi in questi giorni abbiamo ribadito il nostro senso di appartenenza e la nostra identità senza timore di nessuno". In questi giorni si parla di una possibile alleanza tra Lega e grillini, fatto che allontanerebbe il Carroccio da Forza Italia. Di Maio smentisce, ma le europee sono dietro l'angolo e gli schieramenti devono ancora delinearsi del tutto. "Noi siamo convinti sostenitori di un'alleanza di centrodestra ma certi di quelli che vogliamo". spiega Tajani. E a chi gli chiede si Fi si sente tradita dall'alleato risponde che "se non si mantengono gli impegni presi in campagna elettorale certamente da un punto di vista politico si tratta di una mancanza di mantenimento degli impegni come giá accadde nel '94, quando la Lega si schierò con Scalfaro e l'establishment: mi auguro che la Lega non si schieri con l'establisment dei cinque stelle".

Nel suo discorso, Tajani non manca di rimproverare anche Salvini. "Noi l'inno nazionale lo cantiamo sempre e comunque, non ci vergogniamo - dice - Mi dispiace profondamente che il ministro dell'Interno e vice presidente del consiglio si vergogni di cantarlo come è successo l'altro giorno". All'alleato, che invita a "fermarsi in tempo" prima di mettere in pericolo l'interesse nazionale, ricorda che "noi non abbiamo bisogno di chiamare gli americani per farci spiegare il senso di appartenenza, non abbiamo bisogno le lezioni di nessuno, non è un caso che ci chiamiamo Forza Italia e abbiamo il tricolore nel nostro Dna.

Se c'è chi ha sempre difeso la nostra patria è Silvio Berlusconi, non serve essere sovranisti noi siamo patrioti".

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