Roberto Fico fa mea culpa. Il presidente della Camera chiede scusa agli elettori M5s per le promesse non rispettate da parte dei grillini proprio sul fronte ambientalista. Il sì al Tap di fatto ha creato non pochi problemi ai pentastellati e così in un'intervista a Repubblica, il presidente della Camera afferma: "Sull’Ilva - dice - abbiamo ottenuto prescrizioni ambientali molto stringenti. Su Tap era tardi per intervenire e per questo mi sono sentito già in passato di chiedere scusa. Poi è chiaro che per fare a meno del gas serve una transizione energetica, un maggiore investimento nelle rinnovabili. Nelle città bisogna dismettere il parco macchine inquinanti. Il piano energetico nazionale - cui ho lavorato nella scorsa legislatura - è fondamentale". Poi parla delle divergenze tra il Movimento e la Lega: "Sono forze totalmente diverse e partono da presupposti diversi. Sono stato partecipe di uno scontro sull’inceneritore di Acerra e sono convinto che rispetto ai rifiuti non servano inceneritori, ma riduzione a monte, raccolta differenziata impianti di compostaggio, trattamento meccanico manuale. A quel punto da eliminare rimane ben poco. Perchè quel che si brucia finisce in ceneri tossiche e diossina. La questione ambientale è fondamentale e ineludibile. È sopravvivenza: alla fine la natura ci chiederà il conto".
A questo punto il presidente della Camera parla anche del Congresso delle famiglie di Verona a cui parteciperà il ministro degli Interni, Matteo Salvini: "Sui diritti non si arretra mai, piuttosto si avanza. Tutto ciò che riporta indietro sul ruolo della donna, sulla libertà di scelta, sulla possibilità di amare chi si vuole, è contro la storia. Ridurre il ruolo della donna a pochi ambiti è il retaggio di una cultura anacronistica che dobbiamo lasciarci alle spalle. Le parole chiave sono libertà di scelta, autonomia, soggettività. Nei fatti la società è molto più avanti di certa politica. Rispetto alle unioni civili, le ho sostenute e le sostengo", aggiunge. L'aborto, per cui il ministro leghista della Famiglia, Lorenzo Fontana, è contrario, è "un diritto acquisito tramite referendum e deve essere forte e saldo.
Ogni donna ha il diritto di scegliere". Infine inevitabile un commento anche su questa fase calante del Movimento: "Sono assolutamente favorevole a una riorganizzazione. Sui modi si dibatterà all’interno del Movimento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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