Coronavirus

File, ritardi e test introvabili. Il caos dei tamponi di Natale

Corsa all'esame nelle farmacie: stop alle prenotazioni. Attese infinite. "Tutti vogliono passare feste tranquille"

File, ritardi e test introvabili. Il caos dei tamponi di Natale

È assalto ai tamponi rapidi in farmacia. A chi si sottopone a tampone una o due volte a settimana per andare al lavoro perché non vaccinato, si sommano le migliaia di nuovi positivi che si registrano giorno dopo giorno in Italia (in Lazio con la curva dei contagi che ha superato i 2mila positivi, così l'Emilia Romagna mentre la Lombardia detiene il record di 8mila) complice la variante omicron, e che coinvolgono anche il mondo delle scuole con migliaia di classi in quarantena.

A questo si sovrappone l'effetto paura che si è scatenata nelle ultime settimane, con gli italiani che per non rinunciare a feste e cene di Natale (quando non vengono disdette), al ritorno a casa per chi vive lontano, e ai viaggi imminenti corrono a farsi un tampone prima dell'appuntamento. Un fenomeno che riguarda tutta Italia: «Si tratta di persone già vaccinate - precisa la titolare di una farmacia a Roma Testaccio - ma per quest'anno la direzione è questa. Tutti vogliono trascorre le feste insieme ma in sicurezza, ora più che mai».

Sono 14.000 le farmacie della rete che offrono la somministrazione di test antigenici, processando mediamente 500mila tamponi al giorno. «Un contributo decisivo, numeri alla mano, al tracciamento dei contagi e un supporto indispensabile alla ripresa delle attività sociali ed economiche del Paese», sottolinea il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia. «Lo facciamo con la consueta dedizione e professionalità - afferma il presidente di Federfarma, Marco Cossolo - con l'impegno e la volontà che tutti i farmacisti hanno dimostrato fin dall'inizio della pandemia. Abbiamo adibito spazi dedicati interni o esterni, ampliato gli orari, assunto personale debitamente formato - prosegue Tobia -. Non solo, alcuni colleghi eseguono i test negli orari in cui la farmacia, normalmente, sarebbe chiusa. I cittadini che intendono sottoporsi a tampone in farmacia sono sempre e comunque garantiti anche sotto il profilo igienico-sanitario. Stiamo facendo la nostra parte e continueremo a collaborare con le Istituzioni per contenere l'emergenza sanitaria». Non solo. «Le farmacie assicurano, attraverso il collegamento alla piattaforma informatica del sistema tessera sanitaria, il costante tracciamento dei casi di positività, garantendo la presa in carico dei cittadini da parte delle autorità sanitarie», conclude Cossolo.

La prova? Sono alcune settimane ormai che le farmacie non accettano più prenotazioni per i tamponi, mentre chi ricorre ai test fai da te, ammesso che li trovi, si vede costretto a fare ore di fila per riuscire a comprarne uno. Così iniziano a esaurirsi anche le scorte nei supermercati di tutta Italia.

Mentre lo scorso gennaio sono stati venduti in farmacia 148mila tamponi antigenici, a settembre ovvero prima dell'obbligo del Green pass sul lavoro erano 586mila i tamponi venduti per un totale di 17,7 milioni di euro. Con l'introduzione del passaporto verde a ottobre il numero è salito a 844mila, così a novembre i tamponi somministrati in farmacia sono saliti a un milione e 58mila unità per un valore di quasi 30 milioni di euro. I dati arrivano da IQVIA, il provider globale di dati, analisi, consulenza e tecnologie innovative in ambito sanitario e farmaceutico.

La Regione in cui a novembre sono stati venduti più test rapidi in farmacia è stato il Piemonte per un totale di 8,18 milioni di euro, seguita a distanza dalla Sicilia (4,13 milioni di euro) e dalla Campania (3,94 milioni di euro). Segue il Lazio con un valore di 3,25 milioni di euro. Non è tra i primi la Lombardia, che occupa però i primi posti tra le regioni per vaccinati nel nostro paese, che a novembre ha segnato vendite di tamponi antigenici per un valore di 1,75 milioni di euro. Secondo IQVIA al momento sono circa il 60 per cento le farmacie che erogano questo servizio in Italia.

Ma alle farmacie spetta un'altra incombenza, non meno rilevante: la stampa dei certificati Green pass da tampone. Lunedì per la prima volta è stata superata quota un milione. Ne sono stati scaricati 1.034.214 delle 1.462.426 dei passaporti verdi scaricate complessivamente. Di queste quelle da vaccinazione sono state 411.844, altre 16.368 da guarigione.

Per quanto riguarda i contagi nelle scuole attualmente si contano circa 10mila classi in quarantena su 400mila sezioni complessive nel paese.

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