Follia No Vax sul campione che fa il papà

Follia No Vax sul campione che fa il papà

Giù le mani dai bambini. Almeno quelli degli altri. I figli di quei genitori all'antica, certamente indottrinati da pediatri «servi delle case farmaceutiche», quelli che imparano a memoria la sequenza di tredici-vaccini-tredici, neanche fosse la formazione del Milan di Sacchi. Esavalente, pneumococco, meningococco B, quadrivalente, menigococco C. Libretto conservato come una reliquia, appuntamenti segnati sul calendario, gioia per gli occhi della dottoressa che «non riesco mai a prendervi in castagna». Quelli a cui l'esercito No Vax dovrebbe erigere un monumento, non foss'altro per la copertura di gregge garantita anche ai loro figli, di quei genitori che vedono i vaccini come il principio di ogni male.

Ma non bastava prendersela con gli adulti. Con i medici che consigliano e prescrivono, con i politici (come l'ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin) che tanti torti potranno avere ma non certo quello di aver fissato come legge l'immunizzazione della popolazione infantile, con i genitori che eseguono. Ora se la prendono anche con i bambini. Come Sienna Zaytsev, sei mesi oggi di vita bionda e sorridente. Ieri il suo papà, Ivan Zaytsev, professione pallavolista, ruolo schiacciatore, ha postato sul suo profilo Facebook la sua foto gongolante con piccola al fianco. «Bravissima la mia ragazza sempre sorridente» scrive lo Zar, argento olimpico con l'Italia a Rio 2016. «Anche il meningococco è fatto». Gli haters, gli odiatori di professione nascosti dietro l'anonimato di schermo e tastiera, lo hanno insultato senza ritegno. «Beato te che ti è andata bene! Continuerei a giocare, senza fare pubblicità vaccinali». «Quanto ti hanno pagato per far pubblicità?». E questi puntano sugli introiti. Ma ci sono anche i più beceri. «Zingaro, spero che Salvini ti rimandi al tuo paese». Per finire con le minacce. «Caro Zaytsev, pensa a giocare a pallavolo; migliaia di bambini sono morti a causa dei vaccini o sopravvivono gravemente danneggiati».

O un: «Mi auguro che la bimba sia così sorridente anche domani e sempre. A volte però il sorriso si spegne lentamente». Lo Zar li ha cancellati, come un muro vincente. La piccola Sienna può continuare a sorridere, proteggerà con i suoi vaccini anche i loro figli.

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