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La follia di Rousseau: "Facci vedere bollette e tasse per verificare il profilo"

La denuncia degli attivisti campani: "È assurdo che si chiedano le utenze di acqua, luce e gas". L'Associazione spiega: "La verifica dell'identità è una priorità"

La follia di Rousseau: "Facci vedere bollette e tasse per verificare il profilo"

Bollette e tasse per verificare il profilo su Rousseau: questa la folle richiesta della piattaforma. Dall'indirizzo supporto@movimento5stelle.it è partita una mail: "Ciao, abbiamo bisogno di verificare la tua utenza di accesso al Movimento 5 Stelle. Per farlo puoi mandarci uno dei seguenti documenti: una bolletta (acqua, luce, gas) degli ultimi tre mesi. Deve essere visibile l'indirizzo di residenza completo e la città, e il tuo nome e cognome; una ricevuta a te intestata delle tasse comunali pagate, al massimo di un anno fa; un documento attestante la validità di una eventuale assicurazione sulla vita a te intestata (es: ricevuta di pagamento)". Il tutto firmato da un generico "Lo Staff". A denunciare la situazione è stato Vincenzo Sglavo, che ha raccontato di aver ricevuto questa mail il giorno 5 febbraio.

L'attivista campano ha raccontato all'Adnkronos che all'inizio pensava si trattasse di una truffa, ma in realtà poi ha scoperto che è tutto vero: "Ho verificato l'indirizzo ed è effettivamente collegato al Movimento 5 Stelle". Perciò ritiene che si tratti di un'assurdità: "Chiedono le utenze di acqua, luce e gas per verificare un'identità, e chi non ha utenze intestate difficilmente può farlo". Sulla questione è intervenuta anche Marianna Iorio, che ha spiegato che sono in corso tutte le verifiche del caso in seguito alle segnalazioni da parte degli attivisti. La deputata campana ha voluto comunque spiegare: "Se non risaliamo alla verità dei fatti, non possiamo dare nulla per certo. Ma questa cosa ci ha lasciati perplessi".

La replica di Rousseau

Sulla pagina Facebook Rousseau ha provato a dare una spiegazione, ribadendo l'importanza della verifica dell'identità: "Per noi è una priorità e per questo da anni abbiamo avviato un processo che prevede la richiesta di elementi necessari a dimostrare la propria identità". Pertanto richiedono di fornire una bolletta, una multa o altri documenti "che solo le persone interessate possono possedere e se non ne sono in possesso vengono richiesti altri documenti". Si tratta di un processo utilizzato anche dalle banche e da altri sistemi online: il regolamento si chiama "KYC (Know your customer)", ovvero "Conosci il tuo cliente". L'Associazione ha riconosciuto che potrebbe sembrare "una procedura invasiva", ma risulta essere utile "per tutelare sia l’iscritto che tutta la comunità".

Alla fine Vincenzo si è rifiutato di inviare quei documenti richiesti. Nelle scorse ore ha ricevuto una nuova mail (questa volta dall'indirizzo noreply@movimento5stelle.

it) dove viene informato che lo stato del suo account utente rimarrà "utente in fase di verifica" in quanto non ha provveduto a inviare la documentazione necessaria alla verifica della sua utenza di accesso a Rousseau.

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