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Quel fortino del comico ricorda il Raphael di Craxi

Mancano le monetine, manca l'assedio. Ma c'è un Hotel Raphael per tutti. Prima o poi

Quel fortino del comico ricorda il Raphael di Craxi

Un tranquillo sabato italiano, ora di pranzo. La tv accesa sulle notizie del tiggì. Scorrono le immagini dei Cinque Stelle in processione venerdì sera all'hotel Forum dove il gran capo Beppe Grillo ha convocato i big del movimento per le consultazioni dopo l'arresto di Raffaele Marra, uomo sponsorizzato fino a ieri dal sindaco della capitale, Virginia Raggi. Grillo ha trasformato la camera al terzo piano nel suo quartier generale romano. E da mesi molte decisioni vengono prese nello splendido roof garden da cui si vede a occhio nudo la finestra e il balcone dell'ufficio della Raggi sul Campidoglio. Venerdì deputati e senatori del Movimento - Di Maio, Fico, la Taverna, la Lombardi - si fanno largo fra decine di telecamere, i flash dei fotografi, la grande insegna dell'albergo romano e....ed è subito un deja vu. Alle 19.30 del 30 aprile del 1993. A Largo Febo, cioè la piazzola davanti all'Hotel Raphael, quando dall'ingresso principale dell'albergo esce Bettino Craxi. C'è una Lancia Thema ad aspettarlo con le portiere aperte. «Stanno tirando di tutto» dice l'inviata del Tg2. Il giorno prima la Camera ha negato l'autorizzazione a procedere nei confronti del leader socialista accusato dei reati di corruzione e finanziamento illecito di partito. E davanti al Raphael va in scena il rito sacrificale: volano monetine, si sventolano banconote da mille lire. La scena simbolo di Mani Pulite, l'iconografia del passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica. Sono i giorni del linciaggio come estetica rivoluzionaria, forse la nascita ufficiale dell'antipolitica. A Craxi non mancò il fegato: il fido autista Nicola Mansi gli suggerì di uscire dal retro dell'albergo, per evitare la folla che assiepava davanti, ma lui non ne volle sapere. La affrontò, quella piazza urlante che grida, che inveisce, che condanna, così cara ai Cinque Stelle.

Beppe come Bettino? Fra molti dei fan e degli elettori grillini - gli stessi che al funerale di Casaleggio gridavano fra le lacrime «Onestà! Onestà!» - circola già delusione ma non odio. Mancano le monetine, manca l'assedio. Ma c'è un Hotel Raphael per tutti. Prima o poi.

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