Roma Forza Italia si schiera con i balneari e gli ambulanti contro la riforma europea che liberalizza i servizi, la cosiddetta direttiva Bolkestein.
Ieri gli azzurri Renato Brunetta, Maurizio Gasparri, Mariastella Gelmini, Deborah Bergamini, Pietro Laffranco e Roberto Occhiuto hanno presentato una mozione per fermare la sua applicazione. E hanno promesso che un punto del programma elettorale di Fi sarà proprio lo stop alla Bolkestein. «Con la vittoria delle prossime elezioni politiche il centrodestra manderà in soffitta la banale applicazione della direttiva e troverà soluzioni per la sua sospensione», ha assicurato il capogruppo alla Camera Brunetta. «È un impegno politico da parte di Forza Italia che da anni conduce questa battaglia. Pensiamo di avere le carte in regola per essere credibili e creduti. Dalla prossima primavera - ha ribadito - lavoreremo per la sospensione o quanto meno per una applicazione compatibile con la storia di questi due settori nel nostro Paese». Sulla stessa linea il vicepresidente del Senato Gasparri. «L'Ue vorrebbe imporre una gara per chi deve affittare un ombrellone o per chi vuole vendere un paio di scarpe in un mercato. È la stessa Europa che non riesce a far pagare le tasse ai giganti dell'e-commerce. Riteniamo iniqua una iper regolamentazione di alcuni settori: si deve combattere l'abusivismo certo, ma anche difendere chi svolge un'attività in un mercato».
Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera, ha spiegato l'obiettivo della direttiva: «Difendere il settore balneare dal rischio che sia fagocitato dalle multinazionali e garantire agli attuali operatori del settore del commercio ambulante e a coloro i quali intendono intraprendere tale attività il sostentamento per le loro famiglie». Il settore turistico-balneare conta 300mila addetti, ai quali vanno aggiunti quelli dell'indotto. Gli ambulanti sono 200mila.
«L'Italia - ha commentato Laffranco - dovrebbe chiedere di rivedere la direttiva Bolkestein per adattarla ai mutati assetti economici rispetto al 2006». Il governo «non può umiliare e disconoscere il ruolo storico svolto dagli ambulanti e dagli operatori del comparto balneare», è l'auspicio del senatore Giovanni Mauro.AnS
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