Forze speciali italiane in Libia: ecco il documento top secret

Le missioni delle forze speciali in Libia partono dalle basi italiane. Il documento del Copasir: "Saranno limitate nel tempo". Ma Renzi vuole secretarle

Soldati italiani in Afghanistan (foto di Mauro Consilvio)
Soldati italiani in Afghanistan (foto di Mauro Consilvio)

L'Italia è in guerra. Non a parole, ma nei fatti. Il governo Renzi avrebbe dislocato delle forze speciali per fermare l'avanzata dei tagliagole dello Stato islamico sia in Iraq sia in Libia. Alle indiscrezioni di Repubblica si aggiunge, a stretto giro, un documento del Comitato di controllo sui servizi segreti (Copasir), classificato top secret ma pubblicato dall'Huffington Post, che conferma la presenza dei nostri militari sui principali teatri di guerra.

Come si legge nel documento redatto dal Comando interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (Cofs), le operazioni sono "effettuate in applicazione della normativa approvata lo scorso novembre dal parlamento, che consente al presidente del Consiglio di autorizzare missioni all'estero di militari dei nostri corpi d'elite ponendoli sotto la catena di comando dei servizi segreti con tutte le garanzie connesse". Come fa notare l'Huffington Post, "i commando del IX Reggimento 'Col Moschin' del Gruppo Operativo Incursori del Comsubin, del XVII Stormo Incursori dell'Aeronautica Militare e del Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri (e le forze di supporto aereo e navale) non rispondono alla catena di comando della coalizione dei trenta e più paesi che appoggia il governo del premier Fayez al Sarraj, ma direttamente" al governo Renzi.

Dal documento del Copasir si evince, comunque, che le missioni, che "partono dalle basi italiane", saranno "limitate nel tempo".

Sull'operazione, però, il governo sarebbe pronto ad alzare il livello di segretezza fino a metterci il sigillo del Segreto di Stato. Di informare il parlamento e gli italiani, Matteo Renzi non ha minimamente la voglia.

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