Francesca e l'amore per il Cav: "Ecco come l'ho conquistato"

La passione, il primo incontro, le resistenze di Berlusconi, le liti per l'Harley Davidson: la Pascale si racconta a Vespa

Francesca e l'amore per il Cav: "Ecco come l'ho conquistato"

Ostinazione e amore: due frecce che all'arco di una donna giovane e bella non lasciano scampo all'uomo «nel mirino». Vale per tutte e vale per Francesca Pascale. È la stessa compagna del Cavaliere a raccontarlo: quando ha messo gli occhi su di lui era ancora una ragazzina. «Mi sono messa in testa di conoscerlo - rivela nel nuovo libro di Bruno Vespa Italiani volta gabbana (Rai-Eri e Mondadori) e in alcuni brani anticipati da Oggi in edicola -. Ho iniziato ad amarlo in maniera ossessiva. Piano piano cominciai ad avvicinarmi a Forza Italia. Il 5 ottobre 2006 alle 13.50, arrivò la grande occasione. Con altre quattro pazze di “Silvio ci manchi” eravamo a Roma quando ci dissero che lui aveva una riunione al Duke Hotel dei Parioli. Ci precipitammo lì e arrivò lui: era davvero affascinante. Lo guardai come una deficiente: “Presidente”, gli dissi “lei è bellissimo”. Lui sorrise: “Ti senti bene?”».

Inutile provare a scoraggiare la giovane militante. «Alla fine - continua Francesca Pascale - mi avvicinai di nuovo e con sfrontatezza gli chiesi: “Da azzurra ad azzurro possiamo darci del tu?”. “Sì, certamente”, rispose lui. “Questo è il mio numero”, gli dissi allungandogli un pezzetto di carta: “Aspetto una tua telefonata, così mi annoto il numero”. E lui: “Vai di fretta…”. Qualche giorno dopo, a mezzanotte, squilla il mio cellulare. “Pronto, chi sono?”. E io: “Dai Lello, non prendermi in giro...”. “Davvero non mi riconosci?”. Restammo al telefono per due ore filate». Da quel momento Francesca non ha più mollato, neppure di fronte alle resistenze del Cavaliere. «Ogni tanto mi telefonava - racconta ancora -. Avevo impostato nella suoneria del cellulare il suo numero alla canzone di Gianna Nannini Sei nell'anima . Non l'avevo detto a nessuno. Solo mia madre aveva capito che dietro quella suoneria c'era Berlusconi. Gli dicevo: “Tra noi ci sono quasi cinquant'anni di differenza, è vero, potrei esserti figlia e perfino nipote. Lo so che hai tantissime aspiranti fidanzate. Ma io sono innamorata di te e, prima o poi, tu ti innamorerai di me”. Lui resisteva: “Devi ragionare. Io ti stimo e ti voglio bene ma non posso darti un futuro…”. Questa storia del futuro continuò a ripetermela per molto tempo ed io ci soffrivo moltissimo. Mi diceva: “Mezzo secolo di differenza tra noi è insuperabile”. Ma io tenni duro: “Si accorgerà che nessun'altra può arrivare ad amarlo come lo amo io”».

Arrivò il tempo delle cene ad Arcore e della gelosia. «Furono anni molto difficili - confessa la fidanzata di Berlusconi -. Partecipai anch'io a qualcuna delle famose “cene eleganti”, che in effetti tali erano. Ho conosciuto quasi tutte le donne che assediavano il presidente e sono stata gelosissima di tutte. Come lo sono ancora, anche di una commessa che vuole farsi una foto con lui. In questo sono peggio di una siciliana». E Noemi Letizia? «È vero che siamo amiche. Alla festa dei suoi 18 anni c'ero anch'io. Dopo la serata il presidente mi disse: “Vedrai che riusciranno a dire qualcosa di negativo sulla mia partecipazione al compleanno di questa Noemi». Poi finalmente l'annuncio in diretta tv: «Il 16 dicembre 2012, nella trasmissione di Barbara D'Urso, lui, rispondendo a una inaspettata domanda di Barbara, si lasciò andare e dichiarò pubblicamente: “Francesca è la mia fidanzata, con lei mi sento bene…”. Finalmente. Era ora. Da allora sono sempre al suo fianco, lo inseguo, lo assedio, lo controllo, non lo lascio mai. Adesso stiamo cercando una casa a Roma. Vorrei per noi una casa normale, luminosa, moderna e soprattutto separata dall'ufficio». Il presente è l'intimità di una coppia: «In privato lo chiamo Amore o B - dice Francesca -, a lui B non piace, quindi da un po' lo chiamo solo Amore. In pubblico, presidente». E com'è l'ex premier in privato? «È tenerissimo, divertente, ironico, instancabile. I film che amo io, quelli romantici, i supereroi, i cartoni non gli piacciono. Non ricordo un film visto con lui. Legge, scrive, studia, pensa, telefona continuamente».

Ma c'è un terzo incomodo: la nuova Harley-Davidson della compagna del Cav. Lui non voleva che la comprasse e non le permette di tenerla ad Arcore.

«È una Seventy-Two - spiega Francesca Pascale -, la tengo in un concessionario di Monza». Tra i due ci sono anche altri motivi di screzio: «Spesso e su ogni argomento, anche su come collocare un soprammobile su una mensola. Mi dà sempre torto - conclude Francesca Pascale -. Ma pochi minuti dopo…».

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