Elezioni politiche 2022

Come funziona il tagliando antifrode e perché non mina la segretezza del voto

Polemiche sul tagliando antifrode, che oltre ad aver rallentato in alcuni casi le operazioni di voto, viene "accusato" di svelare il voto dei cittadini

Come funziona il tagliando antifrode e perché non mina la segretezza del voto

Il tagliando elettorale non è al suo debutto ma questa volta ha causato file e ritardi al voto. Si tratta una relativa novità per gli italiani al voto, i quali hanno dovuto fare i conti con il tagliando antifrode, che è stato apposto sotto al riquadro della firma dello scrutatore e al bollo della sezione. Si tratta di un elemento che è stato apposto dal presidente e dagli scrutatori nella giornata di sabato.

A cosa serve il tagliando antifrode

Il tagliando antifrode è stato impiegato per verificare la correttezza del voto, ossia che la scheda riconsegnata dall'elettore allo scrutatore dopo il voto sia la stessa che è stata consegnata al cittadino al suo arrivo al seggio. Si tratta di un metodo che vuole evitare l'utilizzo di schede elettorali contraffatte già compilate in precedenza, in modo tale da ridurre la possibilità che ci possano essere voti di scambio.

Come funziona il tagliando antifrode

L'utilizzo del tagliando antifrode non è proibitivo e non dovrebbe essere complicato da parte degli elettori, anche se richiede ovviamente più tempo del previsto per concludere l'operazione. La procedura è piuttosto semplice, perché prevede che al momento della consegna della scheda da parte dello scrutatore all'elettore, viene ricopiato il codice del bollino accanto al nominativo del votante. Nel momento in cui l'elettore esce dal seggio elettorale, lo scrutatore, senza aprire e controllare la scheda, verifica che il codice della scheda restituita sia uguale a quella della scheda consegnata. A quel punto avviene il passaggio fondamentale, che consiste nel togliere il tagliando dalla scheda prima di infilarla nell'urna e garantire l'anonimato del voto. Per questo motivo, non è l'elettore a mettere la scheda nell'urna ma è lo stesso scrutatore.

I complottisti all'attacco

Il nuovo sistema di voto per evitare il voto di scambio e l'utilizzo di schede elettorali è finito nel mirino dei complottisti, che hanno accusato lo Stato di voler "spiare" il voto degli italiani, annullando in questo modo la segretezza del voto. Se l'operazione viene effettuata regolarmente, seguendo i passaggi previsti dal sistema, non ci possono essere errori o rivelazioni di voto, perché il tagliando viene eliminato dalla scheda senza che lo scrutatore possa vedere il suo contenuto e, soprattutto, nel momento in cui la scheda viene aperta per la verifica del voto alla chiusura dei seggi, il codice identificativo non sarà presente.

Pertanto, risulta impossibile risalire all'autore del voto.

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