Gas, timori e stoccaggi. Dall'Ue 1 miliardo a Kiev e nuove sanzioni in vista

Snam: "Possibile lo stop definitiv". Bruxelles: sì agli aiuti di Stato olandesi per le riserve

Gas, timori e stoccaggi. Dall'Ue 1 miliardo a Kiev e nuove sanzioni in vista

Mentre la guerra in Ucraina prosegue sul piano militare e una soluzione diplomatica sembra tutt'altro che a portata di mano in tempi brevi, le conseguenze del conflitto si fanno sempre più sentire su vari settori a partire da quello energetico ed economico.

Secondo quanto riporta Bloomberg, l'Unione europea è al lavoro su un nuovo settimo pacchetto di sanzioni contro la Russia: «La proposta potrebbe includere restrizioni sulle importazioni di oro, misure per aggiustare sanzioni precedenti e ulteriori elenchi di individui ed entità». Intanto Bruxelles fa i conti sulle conseguenze dei provvedimenti anti-Mosca: le sanzioni hanno permesso di congelare 13,8 miliardi di euro di beni a oligarchi ed enti russi.

Proprio sul tema delle sanzioni ha fatto discutere la scelta di non applicarle «ai beni o alla tecnologia legata al trasporto del gas», sbloccando la restituzione delle turbine inviate in Canada per manutenzione e necessarie per il gasdotto Nord Stream. Una scelta che non è piaciuta a Volodymyr Zelensky, che ha fatto convocare il rappresentante del Canada in Ucraina «a causa di un'eccezione assolutamente inaccettabile al regime di sanzioni contro la Russia». Il presidente ucraino ha aggiunto: «La decisione sull'eccezione alle sanzioni sarà percepita a Mosca esclusivamente come una manifestazione di debolezza. Questa è la loro logica. E ora, non c'è dubbio che la Russia cercherà non solo di limitare il più possibile, ma di chiudere completamente la fornitura di gas all'Europa nel momento più acuto».

Il rischio di uno stop delle forniture di gas dalla Russia è sempre più concreto, come testimoniano le parole dei rappresentanti di Snam nel corso dell'audizione in commissione Industria al Senato. Secondo Gaetano Mazzitelli, Executive Vice President Commercial, Asset Planning and Regulatory Affairs di Snam: «Permane una situazione di alta incertezza circa l'effettiva ripresa delle attività di questo gasdotto, che rappresenta la principale direttrice di approvvigionamento di gas russo in Europa». Mazzitelli ha poi sintetizzato la strategia italiana basata su «azioni di breve, medio e lungo termine». Tra queste, l'accelerazione della transizione verso nuovi gas rinnovabili «predisponendo la propria infrastruttura all'accoglimento dei green gas, con particolare riferimento all'idrogeno». Per raggiungere il livello di riempimento degli stoccaggi al 90%, Snam si sta impegnando in nuove azioni tra cui l'acquisto dei due rigassificatori galleggianti a Piombino e Ravenna e nella giornata di ieri i flussi di gas dall'Algeria all'Italia sono stati più che doppi rispetto a quelli in arrivo dalla Russia.

Mentre gli Stati Uniti hanno annunciato un altro miliardo e settecento milioni di aiuti umanitari all'Ucraina, anche l'Ue si muove e i ministri dell'Economia e delle Finanze riuniti a Bruxelles hanno approvato un prestito per un miliardo di euro all'Ucraina come affermato dal vicepresidente della Commissione europea Dombrovskis: «L'Ue sta intensificando il suo sostegno finanziario a Kiev. I ministri hanno approvato un prestito di un miliardo. Fa parte del nuovo pacchetto di assistenza macrofinanziaria eccezionale. L'Ucraina è un'economia in guerra. Ha un disperato bisogno di finanziamenti a breve termine. L'Ue è lì per aiutare».

Anche sul fronte interno si registrano significative novità con il via libera europeo agli aiuti di stato dei Paesi Bassi per riempire lo stoccaggio di gas in un momento di «seria» turbolenza dell'economia comunitaria.

Per la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager «la Commissione ha chiesto di riempire rapidamente gli stoccaggi di gas prima dell'inverno e l'Olanda ha risposto con uno schema ben concepito, che permetterà il riempimento di una delle strutture di stoccaggio più grandi d'Europa e contribuirà alla sicurezza delle forniture». Il placet europeo agli aiuti di stato per l'energia rappresenta un'importante novità che potrà essere seguita da altre nazioni, Italia in primis.

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