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"Non alluda a Morisi". Gasparri smonta Zan: "La sua legge resta sbagliata"

Il senatore replica al deputato secondo cui, dopo il caso Morisi, l'ostruzionismo alla sua legge abbia perso di credibilità

"Non alluda a Morisi". Gasparri smonta Zan: "La sua legge resta sbagliata"

"I leghisti hanno presentato 700 emendamenti per bloccare la legge che punisce i crimini d'odio: l'ostruzionismo ora perde di credibilità". A dirlo, nel corso di un'intervista rilasciata a Repubblica, è Alessandro Zan, promotore del ddl contro la transomofobia. Il deputato dem ha commentato il caso Morisi e si è detto colpito soprattutto da alcune atteggiamenti: “La doppia morale. L'ipocrisia. La paura di essere sé stessi”. E ha aggiunto: “Il sovranismo reazionario e il patriarcato sono macchine di infelicità”. A tal proposito il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, interpellato da ilGiornale.it, ha sminato il campo da ogni tipo di equivoco: “Non c'è nessuna correlazione perché la legge Zan va modificata in alcuni aspetti che sono sbagliati. Lo erano prima e lo sono anche dopo questo caso”.

Ci può spiegare meglio?

“La legge Zan non dev'essere modulata sulla cronaca o sulle impressioni momentanee che ciascuno si può formare su questo o su quell'episodio. La legge Zan è sbagliata per l'auto-dichiarazione di genere, maschile o femminile, che una persona può fare a seconda della giornata. È sbagliata per le sanzioni di tipo penale sulle opinioni e, infine, sull'indottrinamento che si vuol fare nelle scuole. È giusto, invece, punire più severamente chi compie atti di prevaricazione, di violenza fisica o morale per pregiudizi sessuali”.

Le sue perplessità sulla legge, quindi, non sono cambiate dopo il caso Morisi?

“Ho capito a cosa si vuol alludere: ai toni che Morisi ha usato in passato su determinate questioni. Ma quello è un problema di Morisi. Le mie critiche al ddl Zan, quindi, restano. Non cambiano a seconda della cronaca. E ribadisco: le leggi non si fanno in base agli umori di Morisi o di Zan oppure in base alle simpatie o antipatie dell'uno o dell'altro. Le leggi si fanno per lo Stato. Punire più severamente chi compie atti di violenza, morali o fisici, è giusto. Fare lezioni di un certo tipo a bambini di 6 anni oppure istituir la norma che mina la famiglia naturale è sbagliato”.

Ma, come dice Zan, esiste un tema di doppia morale nel centrodestra?

“Non lo so. Esiste una coerenza delle persone. Poi esiste la doppia morale della sinistra a cui appartiene Zan. Questo termine lo hanno varato proprio dai vecchi comunisti e dalle sinistre di un tempo che giudicano sempre bravo il proprio compagno e sempre colpevole chi non la pensa come loro. La doppia morale, quindi, è una caratteristica tipica della sinistra”.

Crede che, alla fine, il ddl Zan sarà approvato?

“Spero che venga radicalmente modificato”.

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