Guerra in Ucraina

La Germania vede già un inverno da brivido. E cerca un rifugio nelle centrali a carbone

Dopo i sacrifici delle industrie spunta anche un tetto ai consumi domestici

La Germania vede già un inverno da brivido. E cerca un rifugio nelle centrali a carbone

Preparare la Germania al Bibber-Winter, l'inverno dei brividi: è l'obiettivo del vicecancelliere tedesco e ministro dell'Economia Robert Habeck. Il recente taglio da parte del colosso russo Gazprom del 60% del gas immesso nelle tubazioni del Nord Stream 1 ha spinto Habeck a scendere in campo. In un documento ottenuto dalla dpa, il vicecancelliere afferma che «il consumo di gas deve continuare a diminuire mentre più gas deve entrare negli impianti di stoccaggio, altrimenti quest'inverno sarà davvero difficile». Fra le misure previste c'è un tetto ai consumi domestici, che rappresenta un'inversione di tendenza: fino a qualche settimana fa l'ipotesi prevalente era che in caso di scarsità di gas (russo) le industrie avrebbero dovuto sacrificarsi a favore di case, scuole, ospedali. Da domani, invece, l'intera società è chiamata a un uso più parsimonioso del combustibile.

Più significativa ancora un'altra inversione a U, particolarmente dolorosa per i Verdi di Habeck: in attesa di dotare le coste del Mare del Nord di nuovi rigassificatori, la Germania tornerà a fare affidamento sulle centrali elettriche a carbone. E pensare che il patto di coalizione siglato a novembre fra i socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz (in foto), gli ecologisti di Habeck e il partito Liberale prevedeva l'uscita accelerata della Germania dal carbone entro il 2030 invece del 2038. Ridare fiato al combustibile fossile, considerato fra i più inquinanti, è «una scelta amara, ma è una pura necessità per ridurre il consumo di gas», ammette Habeck nel documento pur spiegando che si tratta di una «fase transitoria». La dpa ha scritto che il governo sta organizzando una linea di credito da 15 miliardi attraverso la Banca statale per la ricostruzione (KfW) per consentire al gestore dell'area di mercato del gas tedesco Trading Hub Europe di acquistare il gas per riempire gli impianti di stoccaggio. E ancora, Habeck prevede un modello di asta del gas già dalle prossime settimane per offrire incentivi alle industrie che risparmiano metano: l'idea è che chi ridurrà i consumi di oro blu riceverà una compensazione finanziaria. L'obiettivo ultimo è aumentare le scorte di gas: oggi i siti di stoccaggio sono pieni solo al 57% e il governo punta all'80-90% entro l'autunno.

Anche i Liberali pensano a nuove soluzioni per aumentare la disponibilità di gas in Germania, un paese che nel 2021 ha coperto il 55% del fabbisogno con importazioni dalla Russia. Intervistato dalla Welt am Sonntag, il vicecaprogruppo della Fdp al Bundestag, Torsten Herbst, ha sollecitato l'abrogazione della legge che vieta il fracking, un processo di estrazione di combustibili dalle rocce di scisti considerato dannoso per l'ambiente in Germania.

«Come dimostrano gli studi scientifici, in base ai moderni standard di sicurezza il fracking non causa alcun danno ambientale rilevante: e chi importa questo gas dagli Usa ha osservato Herbst non può opporsi alla promozione di un fracking sicuro in Germania».

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