Londra È giallo sulla morte di Erik Sanfilippo, il giovane italiano originario di Marti, in provincia di Pisa, trovato privo di vita in un cassonetto della spazzatura sabato scorso a Londra. Il suo corpo è stato ritrovato nella zona di Islington, a nor di Londra, in un bidone della spazzatura del supermercato Waitrose verso le 16. L'esame post mortem però non è riuscito a dare una spiegazione per quanto è accaduto: Erik presentava una ferita alla testa ma nessun'altra ferita significativa. La sua morte è catalogata come inspiegabile. Il momento del decesso potrebbe risalire a tre giorni prima del ritrovamento, ma sulle cause è buio totale. Se si è trattato di un malore, allora non si comprende come il corpo di Erik sia finito in un cassonetto. Il caso sembrava avviarsi verso una veloce conclusione domenica, quando un uomo di 52 anni era stato fermato sospettato dell'omicidio, ma poi era stato rilasciato su cauzione. La polizia ha anche lanciato un appello in cerca di eventuali testimoni. Gli inquirenti continuano quindi a indagare per capire che cosa sia accaduto, dal momento in cui Erik ha lasciato il suo appartamento in Tollington Road.
Anche lunedì la polizia ha perquisito un'abitazione situata in Holloway Road, poco distante da dove è stato ritrovato il corpo del ragazzo. Per l'intera giornata gli agenti del corpo forense hanno continuato ad andare avanti e indietro mentre gli abitanti del circondario assistevano attoniti alla scena. Un signore che vive nei pressi del supermercato si è detto particolarmente scioccato per quanto è accaduto. «Sono molto preoccupato per le mie due figlie ha raccontato ai giornalisti del Daily Mail sono delle adolescenti e si trovano spesso fuori, siamo tutti scioccati».
Nella vita di Erik Sanfilippo non sembrano esserci ombre particolari, la sua era una storia come tante altre. Era venuto nella capitale britannica in cerca di fortuna, come fanno ogni anno centinaio di giovani italiani che in Italia non trovano un'occupazione decente, in grado di garantirgli una certa indipendenza. Sebbene lo spettro della Brexit abbia reso il Regno Unito meno appetibile di quanto poteva essere tre anni fa, Londra rimane per molti un posto dove realizzare i propri sogni. Anche per Erik sembra essere stato così fino a pochi giorni fa. Secondo quanto raccontano parenti e amici, il ragazzo stava bene, sia fisicamente sia psicologicamente.
Come molti altri suoi coetanei aveva trovato lavoro come cameriere e poteva permettersi di pagare l'affitto dell'appartamento nel quale viveva. I giornali inglesi pubblicano le foto di un ragazzo sorridente che postava le sue immagini sui social e chattava con gli amici. L'ultimo messaggio inviato a un amico risale alle 21.30 dell'8 maggio, poi il silenzio. La sua migliore amica Anna Brattoli, contattata dall'Islington Gazette non ha voluto rilasciare dichiarazioni come gli altri amici più cari, troppo addolorati per la perdita di Erik. La famiglia Sanfilippo è stata avvertita dai Carabinieri di San Romano che erano stati informati direttamente dal Consolato di Londra. La madre e il padre, visibilmente provati, sono partiti per Londra ieri per il riconoscimento del corpo del figlio.
Anche la
Farnesina sta seguendo le indagini. Poco tempo fa Erik aveva fatto visita alla sua famiglia, promettendo di ritornare in Italia proprio in questi giorni. Nessuno poteva prevedere che non avrebbe mai più rivisto la sua città.
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