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Giorgetti "esausto" dei grillini. Ed evoca la fine del governo

Il sottosegretario: "Con questi litigi impossibile andare avanti dopo le Europee". Sul futuro: "Non resto fino a fine legislatura"

Giorgetti "esausto" dei grillini. Ed evoca la fine del governo

Giorgetti evoca la fine del governo. Dopo settimane di tensioni e di continui scontri tra i Cinque Stelle e la Lega, il sottosegretario del Carroccio alla Presidenza del Consiglio affonda il colpo sull'alleato di governo. Ospite nel salotto di Porta a Porta da Vespa, Giorgetti non usa giri di parole e mette subito nel mirino i 5 Stelle che a suo dire, con le continue tensioni, stanno mettendo a rischio la tenuta dell'esecutivo: "Se sono esausto della convivenza con il M5s? Non è che non è vero, certo è difficile, è complicato. Le situazioni complicate esigono tempo. Alla fine, uno esausto si lascia andare a questi stati d’animo". Ma subito dopo queste parole, il sottosegretario rincara la dose: "Questo stato di litigiosità è evidente a tutti. È chiaro che se prosegue oltre il 26 maggio diventa insostenibile". Insomma, senza usare giri di parole, il leghista parla della fine dell'esperienza di governo.

Secondo Giorgetti, quattro mesi di campagna elettorale che hanno visto impegnati i due leader politici della maggioranza, hanno determinato una situazione insostenibile e ha auspicato che "dopo il 26 si prendano un altro indirizzo e un altro metodo di lavoro". Il leghista ha anche fissato una scadenza per il faccia a faccia tra Di Maio e Salvini: "Entro lunedì si dovranno vedere. Ci saranno nomine in scadenza, poi il decreto sicurezza, che è norma urgente".

Insomma nel governo a quanto pare la tensione è ormai alle stelle. Le parole di Giorgetti sono un indicatore chiaro dei rischi che corre l'esecutivo. L'ultimo battibecco tra Salvini e Di Maio si è consumato sul piano dell'economia. Salvini infatti ha mandato un messaggio chiaro a Bruxelles: "Sforare il 3 per cento non si può, si deve. È mio dovere - ha aggiunto - superare i vincoli europei che stanno affamando milioni di italiani. Il vincolo del 3% è l’ultima delle mie preoccupazioni". Dura la risposta di Di Maio: "Mi sembra irresponsabile fare aumentare lo spread come sta accadendo in queste ore parlando di sforamento del rapporto debito-Pil, che è ancora più preoccupante dello sforamento del rapporto deficit-Pil". L'ennesimo scontro di un governo basato sulle liti tra alleati. Infine anche lo stesso Giorgetti si chiama fuori e annuncia che non resterà al governo fino alla fine della legislatura: "Penso di no, ho il sogno di andare sul mio lago a fare il pescatore.

Io Commissario europeo? Non lo saprei fare, non ci sono mai stato, anche per il governo ho detto: fatemi fare quello che so fare".

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