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Da Giorgetti a Ricci, via alla caccia ai 5 stelle

Da Giorgetti a Ricci, via alla caccia ai 5 stelle

Pd e Lega a caccia delle spoglie dei Cinque stelle. Giancarlo Giorgetti, braccio destro di Matteo Salvini, in un'intervista all'Unione Sarda, usa parole al miele per l'ex leader del M5S Luigi Di Maio: «Uno che crede in quello che fa, non un opportunista. Uno che soffre in questa fase politica, che immagina un M5S non asservito al Pd. Uno con la schiena dritta». Più spudorato il corteggiamento partito dal fronte dem. Il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, mette sul piatto una poltrona in giunta per il capogruppo in Consiglio comunale dei grillini, «Ho chiesto a Francesca Frenquellucci di entrare in giunta comunale come assessore all'Innovazione. In questi mesi abbiamo avviato una collaborazione utilissima alla città e sull'Universita, abbiamo portato a casa insieme un risultato straordinario. Credo che possiamo essere il primo Comune in Italia a creare una collaborazione di questo tipo. Ho apprezzato le caratteristiche e l'impegno di Frenquellucci, appassionata e determinata a dare un contributo concreto al miglioramento della citta». Il sì arriva a stretto giro. «Portare a compimento le promesse fatte ai cittadini è il nostro obiettivo», commenta, scatenando le ire del reggente Vito Crimi. «Se accetta l'incarico è fuori dai 5s», il senso della lettera spedita alla grillina.

Le sirene leghiste e dem rendono ancor più incerto il quadro nel Movimento. Alla Farnesina, quartier generale del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, è scattata l'ora della riflessione. L'ex capo dei Cinque stelle, metabolizzata la delusione dopo il passo indietro, ragiona sul proprio futuro politico. Di Maio ha iniziato a sondare i parlamentari a lui vicini per decidere le prossime mosse: restare nel Movimento, provando a riprenderne la guida, oppure dire addio a Grillo, fondando una forza politica autonoma più spostata a destra? La prima ipotesi è la meno traumatica. Però anche in questo caso le incognite sono tante. Sarà Di Maio in prima persona a scendere in campo? Il ministro non abbandona l'idea di puntare sul sindaco di Torino Chiara Appendino. L'alternativa al primo cittadino di Torino è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Il ministro degli Esteri mantiene in caldo la seconda opzione: la scissione.

Il progetto sarebbe la nascita di una forza politica territoriale (radicata nel Mezzogiorno) che dialoghi con la Lega.

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