La giornata nera della metro milanese Due incidenti in poche ore e 17 feriti

Brusche frenate azionate dal sistema automatico di controllo

Marta Bravi

Milano Giornata nera per la metropolitana milanese ieri. Due incidenti hanno avuto come protagonista sempre la linea rossa del metrò, con un bilancio di 17 feriti. Identica la dinamica: i convogli sono stati bloccati dal sistema elettronico di controllo facendo cadere i passeggeri, che sono rimasti contusi.

Alle 14.30 alla fermata di Palestro, un treno frena bruscamente, probabilmente per un'anomalia rilevata dal sistema di controllo che ha fatto scattare l'arresto del convoglio. Il bilancio è di quattro contusi: due medicati sul posto e altri due portati in codice verde in ospedale.

La mattina era cominciata male nelle gallerie sotterranee: alle 7.47 un treno che stava viaggiando sempre sulla linea rossa alla fermata Uruguay subisce un brusco arresto, sempre azionato dal sistema di controllo centrale della rete, provocando la caduta di tredici passeggeri, tra cui due bambini. Dodici persone sono state trasportate in ospedale in codice verde, uno più grave, un uomo di 58 anni è stato portato in codice giallo al pronto soccorso dell'ospedale Sacco per un dolore al femore.

Il fatto: all'altezza della stazione Uruguay una donna francese di 32 anni viene sorpresa dalle telecamere mentre si avventura nella galleria con presunte intenzioni suicide. In via precauzionale viene sospesa l'alimentazione della corrente per dieci minuti e la linea viene interrotta. La donna, raggiunta dalla security dell'Azienda dei Trasporti Milanese a Loreto viene affidata al 118, che la trova in evidente stato confusionale. Alla ripresa del servizio un treno in partenza dalla fermata di Bonola non viene «agganciato» al sistema elettronico di controllo, probabilmente per via della sospensione dell'alimentazione, ed entra in «marcio permissiva»: il macchinista chiede l'autorizzazione per procedere con al guida manuale. Il treno che viaggiava a 15 km orari, la velocità massima consentita per questo tipo di guida, imbatte in una lieve discesa presente nel tratto tra Bonola e Uruguay raggiungendo la velocità di 18 km orari.

Il sistema a quel punto si attiva - questa la ricostruzione dell'azienda - visto che la velocità raggiunta dal treno era eccessiva, e attiva automaticamente la frenata. Tutti gli aspetti della vicenda verranno analizzati e valutati. L'azienda si è scusata per il disagio, mentre il Codacons ha sollecitato i passeggeri a chiedere un risarcimento per i danni subiti.

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