La giornata più nera: ricoverato un neonato Forse altre zone rosse

La giornata più nera: ricoverato un neonato Forse altre zone rosse

Allargare la zona rossa. I contagi salgono e tra le ipotesi sul tavolo si fa sempre più probabile quella di imporre misure di contenimento anche ad altre aree interessate dai contagi. È il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, a confermare che sarà necessario allargare il contenimento anche all'area del bergamasco. «Stiamo valutando l'opportunità di estendere la zona rossa sulla base di alcuni criteri epidemiologici, geografici e di fattibilità della misura», dice Brusaferro. In accordo con la Lombardia si stanno valutando i dati d'incidenza e i tassi di riproduzione del virus nella cintura bergamasca.

Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, commissario all'emergenza coronavirus ha aggiornato la lista dell'epidemia. I contagiati in più in un giorno sono 428 e i decessi 27. Quindi il totale dei positivi sale a 2.502. Numero che comprende gli attualmente positivi, 2.263, i guariti, 160, e i deceduti saliti in totale a 79. Un po' meno della metà dei contagiati, circa mille persone sono in isolamento domiciliare, 1.034 sono ricoverati con sintomi e 229 si trovano in terapia intensiva e rappresentano il 10 per cento delle persone positive. Borrelli ha anche precisato che gli ultimi decessi riguardano persone che vanno da un'età di 55 anni a un'età di 101 anni. I due estremi. In prevalenza però il coronavirus si è rivelato letale per le persone che hanno più di 70 anni, 80enni e anche 90enni. Molti di loro sono persone che soffrono di molteplici patologie. Purtroppo però ci sono anche eccezioni tra i più piccoli. Un bimbo di pochi giorni già ricoverato al Papa Giovanni di Bergamo per un «percorso assistenziale post nascita» è risultato positivo al coronavirus ma non è intubato, respira da solo. Ed è proprio nella zona di Bergamo dove i contagi salgono che si è diretta l'attenzione della task-force al lavoro per contenere Covid-19. A ieri erano stati effettuati 25.856 tamponi ed i casi confermati al secondo test eseguito dall'Iss sono 778. Aumentano a 309 le strutture di pre-triage installate davanti agli ospedali per evitare affollamenti nei pronto soccorso.

Borrelli ha anche aggiornato i dati sulla distribuzione delle mascherine: ne sono state consegnate oltre 400mila negli ospedali nelle regioni interessate. «Sono arrivate dal Sudafrica attraverso un nostro fornitore italiano e presto ne arriveranno altre 500mila sempre attraverso lo stesso canale. Penso che nessuno di noi possa avere la certezza dell'evoluzione - ha aggiunto Borrelli - Sicuramente questa è una settimana importante per vedere l'evoluzione del contagio nel paese. Noi abbiamo una serie di approcci e siamo pronti a rivedere le nostre azioni sulla base di scenari che dovessimo andare a incontrare. Tutto dipende dall'evoluzione dei dati».

Ieri è stato rilevato anche il primo caso in Basilicata a Trecchina, in provincia di Potenza. Il sindaco Ludovico Iannotti, ha chiuso le scuole per sanificare gli ambienti scolastici.

A confermare che l'identikit del coronavirus non è completo e il cammino per sconfiggerlo è ancora lungo è stato ieri il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus che ha sottolineato la differenza con l'influenza. «Ci sono alcune differenze importanti. In primo luogo, il Covid-19 non si trasmette in modo efficiente come l'influenza. - ha spiegato - Con l'influenza, le persone infette ma non ancora malate sono i principali motori della trasmissione, il che non sembra essere il caso del Covid-19». L'Oms ha ribadito che «al momento non esiste un vaccino e non c'è nessun trattamento specifico per il Covid-19. Tuttavia, ora sono in corso studi clinici su terapie e sono in fase di sviluppo più di 20 vaccini».

Molto alto il tasso di letalità «A livello globale, circa il 3,4 per cento dei casi segnalati di Covid-19 è deceduto. In confronto, l'influenza stagionale generalmente è mortale per molto meno dell'1 per cento degli infetti», ha concluso Ghebreyesus.

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