
Virginia Libero, 27 anni, originaria di Padova. È lei la nuova "mini-Elly" che è stata scelta come nuova segretaria del movimento giovanile del Pd.
"I Giovani democratici hanno deciso di andare a congresso con una candidatura unitaria", ha detto Elly Schlein, quasi a voler coprire gli anni di commissariamento e di divisioni che i giovani piddini hanno attraverso prima di arrivare a questa scelta. Dopo una lunga militanza all'interno dell'organizzazione studentesca Udu, Libero proprio pochi mesi fa ha deciso di fare il grande salto e di candidarsi alle prossime Regionali in Veneto. Molto vicina alle posizioni della Schlein, la segretaria in pectore dei giovani dem è molto attiva a favore della causa palestinese e sui suoi social sono numerose le foto che la ritraggono in compagnia di Francesca Albanese, la relatrice speciale Onu sanzionata dagli Stati Uniti. Da presidente del circolo Auser Blow Up, nato durante la pandemia per favorire i rapporti intergenerazionali all'interno del quartiere Portello di Padova, ha dato vita a varie raccolte fondi in favore di Ong di stampo Pro-Pal. Ovviamente, sui suoi social sono presenti sia continui riferimenti al genocidio che starebbe compiendo Israele sia numerosi attacchi nei confronti del centrodestra e del governatore Luca Zaia. Questa estate ha difeso la scelta di Margherita Colonnello, assessore Pd al Sociale del Comune di Padova di usare un fiocco arcobaleno per annunciare la nascita del proprio figlio: "Speriamo che tu non scelga mai i colori dell'odio e della paura. Un messaggio di libertà che, a quanto pare, alla destra omofoba spaventa molto". E ancora: "Gridare all'inventata teoria del gender ancora una volta, scaricando odio contro una famiglia che sta semplicemente facendo un gesto di amore è veramente una vergogna". D'altro canto, la lotta al fianco del movimento Lgbt nasce durante gli anni trascorsi al liceo Cornaro di Padova quando Libero è tra le promotrice di un'assemblea d'istituto dedicata alla propaganda della teoria Lgbt. "Chi ci governa, a livello nazionale e regionale, non comprende che il problema è sistemico e ci propina solo interventi spot. Noi però non possiamo accontentarci, soprattutto quando la cultura della violenza è così diffusa", ha scritto Libero nei giorni in cui è esplosa la polemica sul gruppo Facebook "Mia moglie" in un post in cui sosteneva che "la violenza patriarcale" è ovunque: nelle scuole, in famiglia e al lavoro. "Se il governo non fa nulla, si deve intervenire sul piano regionale. L'emergenza è troppo grande e radicata nella nostra quotidianità per stare con le mani in mano", si legge a conclusione di un lungo post in cui la giovane padovana elencava le sue proposte per affrontare il problema. Infine, non poteva mancare l'attenzione per il green. "I violenti temporali e i numerosi disastri ci mettono ancora una volta davanti agli effetti della crisi climatica e dei suoi eventi meteorologici estremi.
Serve un cambiamento radicale nelle politiche ambientali della nostra regione e del nostro Paese!", ha scritto nei mesi scorsi prima di scagliarsi contro la giunta Zaia e contro "questa destra ideologica e negazionista".