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Giuliani senza freni sui brogli. Ma negli Usa è incubo Covid

Mentre l'avvocato di Trump contesta il riconteggio in Georgia, gli Stati Uniti superano i 250mila morti

Giuliani senza freni sui brogli. Ma negli Usa è incubo Covid

New York. Continua la battaglia legale di Donald Trump mentre gli Usa ripiombano nell'incubo coronavirus. In queste ore verrà comunicato ufficialmente il risultato del riconteggio in Georgia e ci si attende che lo stato rimanga assegnato a Joe Biden, ma con un margine di vantaggio molto risicato. Per il legale del presidente, Rudy Giuliani, il riconteggio «non è legittimo perché i funzionari hanno ricontato voti semplicemente illegali». E in Michigan la campagna elettorale del tycoon ha ritirato l'azione legale: «Abbiamo raggiunto quello che volevamo, ovvero fermare l'autorizzazione prematura dei voti nella contea di Wayne prima che ogni scheda legale fosse contata e ogni scheda illegale fosse scartata», ha spiegato Giuliani.

Intanto, negli Stati Uniti il numero dei decessi a causa del Covid ha superato quota 250mila, secondo i dati della Johns Hopkins University. E dall'inizio della pandemia i contagi sono stati 11 milioni e 485mila. Trump continua a rifiutare la concessione della vittoria di Biden, rallentando la transizione verso la nuova amministrazione, e il presidente eletto ha avvertito che «se non agiamo subito si perderanno settimane, se non mesi, anche sul fronte della distribuzione del vaccino. E ci saranno molti più morti».

Biden avrebbe già pronto un severo piano di direttive federali obbligatorie per tutti gli Usa: mascherine obbligatorie ovunque, distanziamento sociale, restrizioni mirate delle attività con la possibilità di veri e propri lockdown, evitando il più possibile gli spostamenti tra stato e stato. Inoltre, si prepara a dare il benservito ai funzionari più legati alla gestione Trump della pandemia: la prima vittima potrebbe essere la responsabile della task force della Casa Bianca, Deborah Birx, considerata «politicizzata».

Ma in realtà è probabile che la nuova amministrazione sostituisca quasi tutta la leadership del gruppo, salvando solo il virologo Anthony Fauci. The Donald, da parte sua, ha twittato che «i vaccini arriveranno rapidamente, i medicinali ora a disposizione sono fantastici, e il tasso di mortalità è in calo dell'85 per cento». Le imminenti vacanze legate alla Festa del Ringraziamento, quando di solito milioni di americani si spostano da una parte all'altra del Paese, vengono però vissute dagli esperti come un incubo. Tanto che i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) hanno fortemente raccomandato alla gente di non viaggiare. Gli stati più colpiti in questa fase sono quelli del Midwest e della regione delle Grandi Pianure, come South e North Dakota, Oklahoma, Kentucky.

La paura tuttavia sta tornando anche a New York, dove il sindaco Bill de Blasio ha ordinato da ieri la chiusura delle scuole pubbliche (mentre molte di quelle private restano aperte). Le previsioni sull'andamento dei casi non sono buone, e il governatore dello stato Andrew Cuomo ha previsto un balzo dei casi dopo il Thanksgiving, che cade giovedì prossimo. De Blasio, invece, ha avvertito che presto i ristoranti potrebbero essere obbligati a interrompere il servizio all'interno (consentito sinora solo al 25 per cento della capienza e con chiusura alle 22): «È solo una questione di tempo». A Los Angeles da oggi ristoranti, negozi e altre attività non essenziali dovranno chiudere alle 22, e se i casi continueranno a crescere sono pronte misure più restrittive.

New Orleans invece ha già cancellato le parate di carnevale (Mardi Gras) al fine di evitare assembramenti, in Illinois i ristoranti potranno offrire servizio solo all'esterno, Massachusetts e Rhode Island consigliano ai loro residenti di stare a casa e di spostarsi sono per necessità.

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