Silurata. L'ha detto e l'ha fatto. Alle 23,10 di ieri sera l'ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi è stato nominato nuovo capogruppo di Area Popolare alla Camera dei deputati. Lo ha annunciato il leader di Ncd Angelino Alfano al termine della riunione dei deputati. Lupi va a sostituire così la riottosa Nunzia De Girolamo. Ma non è stato facile arrivare a questa decisione. Il caso De Girolamo e dopo-Lupi ha agitato e non poco le notti di Angelino Alfano. Anche la linea politica di Ncd, dopo la rottura del patto del Nazareno, non facilita le cose all'interno del partito e in vista delle alleanze per le Regionali. Il leader dei centristi fatica a tenere insieme i cocci del suo minuscolo partito (l'ultimo sondaggio dell'Istituto Piepoli conferma che Ncd-Udc è inchiodato al 3 per cento).
Così, si parla di slittamento del rimpasto che doveva indicare il ministro di area centrista per riequilibrare l'uscita di Lupi dal vertice delle Infrastrutture. La nomina attesa dal Consiglio dei ministri di domani potrebbe arrivare la prossima settimana, perché Alfano non riesce a mettere d'accordo i suoi. La proposta di Nunzia de Girolamo di passare ad un appoggio esterno al governo ha provocato scompiglio e subito Alfano ha dovuto smentirla. Di conseguenza, è apparsa subito in bilico la sua posizione di capogruppo di Area popolare alla Camera. «Non mi sono dimessa, ha deciso Alfano, vengo sostituita perché continuo a dire che il centrodestra non può stare con Renzi e ho il peccato originale di voler dire che si costruisce il centrodestra anche con Berlusconi», ha detto la De Girolamo dopo essere stata defenestrata al termine della riunione dei deputati Ap. «Sono stata sostituita perché troppo antirenziana e perché voglio ricostruire il centrodestra con Berlusconi e di questo ne vado fiera», ha aggiunto. «Non c'è stato nessun voto - spiega De Girolamo - Lupi è il nuovo capogruppo perché lo ha voluto Alfano». Tanta amarezza. I parlamentari di Ap hanno chiesto la sua testa e Alfano li ha accontentati. «La vicenda che ha condotto Lupi a dimettersi da ministro ha aperto la necessità di una riflessione sui rapporti di Area popolare con il governo, ma dalla strada intrapresa non si torna indietro». Alla relazione di Alfano c'è stato solo un applauso, secondo alcuni dei presenti neanche troppo convinto. Come vice, l'indicazione ricade sul nome di Rocco Buttiglione. «Le mie idee restano di centrodestra e non faccio lo zerbino di Renzi, credo che a Renzi dovremmo dire meno sì, senza la legge del no non andremo molto lontano» ha spiegato la De Girolamo che, prima di intervenire, aveva distribuito una sua relazione ai deputati. «Qual è la nostra identità? Forse andrebbe fatta una riflessione più approfondita essendo arrivati ad un bivio», ha sottolineato l'esponente di Ncd. Ma ormai il dado è tratto.
Ancora in alto mare è il capitolo rimpasto. Gaetano Quagliariello per giorni è stato dato in pole position , malgrado le sue smentite e la preferenza di Renzi per una donna, che potrebbe essere scelta tra Federica Chiavaroli, Dorina Bianchi o Erminia Mazzoni Erminia. Si parla anche della possibilità che al governo entri una delle vicepresidenti della Camera, Marina Sereni, e del Senato, Valeria Fedeli e Linda Lanzillotta. Se una andasse a Palazzo Chigi il suo posto potrebbe andare ad un esponente di Ap.
Tutto questo mentre Alfano deve mettere insieme le tessere delle Regionali.
Il messaggio dell'azzurro Giovanni Toti è chiaro: «Ncd e Udc sono parte del centrodestra e, fino a prova contraria, giocano nella nostra metà campo». Ma, fino a prova contraria, Alfano è anche nel governo del leader Pd Renzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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