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Governo, il contratto? Sul web è da ridere: "Ecco la vera bozza"

Il web si scatena sul programma di governo. Spunta la "vera" bozza: reddito di cittadinanza alle prime dieci telefonate e flat tax con aliquota a estrazione

Governo, il contratto? Sul web è da ridere: "Ecco la vera bozza"

A volte bisogna arrendersi di fronte all'ironia del web. E ridere. Questa è una di quelle. Sul web infatti è spuntato lo scherno al programma del governo del cambiamento che dovrebbero siglare Matteo Salvini e Luigi di Maio. Ieri è stata pubblicata una bozza, forse quella scritta dal M5S, che ha fatto molto discutere. E scatenare la Rete.

La bozza di programma per il governo

In fondo i temi della bozza hanno fatto sorridere in molti. Si parla della richiesta di cancellazione di 250 miliardi di euro di debito italiano da presentare alla Bce di Mario Draghi. E anche dell'impegno a riformare i trattati Ue. E ancora la possibilità di abbandono della moneta unica, la creazione di un "comitato di riconciliazione" per dirimere le controversie tra i partiti di governo (di cui farebbero pare i leader, il presidente del Consiglio, il ministro competente sul dissidio, il ministro per l’Attuazione del programma e altri).

Bene. Oggi pomeriggio Enrico Zanetti, ex Viceministro al ministero dell'Economia e delle Finanze nel Governo Renzi, pubblica un post sulla sua pagina Facebook in critica la flat tax teorizzata dalla Lega. Flat tax che, secondo i primi rumors, non dovrebbe essere una tassa "unica" (come dice il nome), ma forse con: 15% per chi ha un reddito famigliare fino a 80mila euro e del 20% per chi supera la soglia fissata.

Lo (scherzoso) programma M5S-Lega

Ecco la bozza da ridere

Nei commenti però appare la (scherzosa) foto del "vero" contratto di governi giallo-verde (guarda la foto). I punti sono scritti a penna su un foglio bianco A4 con in testa il titolo "progamma di governo" e un simpatico "Matteo t.v.b.". Sulla Flat tax dopo aver cassato l'aliquota al 15%, quella al 17%, 18% e 19%, la scelta finale sarebbe finita su una "percentuale a noleggio". Sul reddito di cittadinanza, invece, vista l'impossibilità di darla "a tutti" o solo a "qualcuno", alla fine andrà alle "prime dieci telefonate" con l'aggiunta di "una bici cambio Shimano". Sul nome del premier (vero nodo della questione) e sulla giustizia, la scelta spetterebbe a Silvio Berlusconi. Sulla scuola? "Un con l'apostrofo sempre" (per non sbagliare). E al punto "grandi opere" la risposta è semplice: "Operone".

Andiamo avanti. Il nodo dell'Europa e dei rapporti con Bruxelles sarà risolta nel modo più semplice: "Decide l'Europa". I vaccini invece "saranno obbligatori solo per le malattie portate dagli extracomunitari". Infine due decreti da fare subito: assegnare lo scudetto al Napoli e la coppa Italia alla Juventus. Senza dimenticare "3 margherite", "2 prosciutto e funghi", "1 diavola" e "6 birre grandi". Più che un tavolo tecnico per il governo, una tavolta.

Con tanto di una partita a Tris.

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