"Il governo sa solo litigare. È ora di mandarlo a casa"

Tajani presenta la squadra in corsa in centro Italia

"Il governo sa solo litigare. È ora di mandarlo a casa"

Roma La sala dell'hotel dei Parioli è piena come un uovo, quando Antonio Tajani sale sul palco per aprire la sua campagna elettorale da capolista nella circoscrizione del Centro.

Arrivando il vicepresidente di Forza Italia dà la prima stoccata ai gialloverdi: «Questo è un governo che non governa e deve andare a casa: perde giornate intere per decidere se un sottosegretario se ne deve andare o no, fermo restando che noi siamo garantisti. Non ci sono progetti per risanare l'economia, il debito pubblico aumenta, la disoccupazione resta altissima al sud: i problemi degli italiani non si risolvono. Non si può vivere in un Paese che è la seconda economia industriale d'Europa, la settima potenza economica del mondo, con una maggioranza che passa il tempo a litigare».

Tajani chiede a tutti il voto per Fi perchè è l'unico «utile». In Europa per riproporre quella stessa maggioranza di centrodestra, senza i socialisti, che l'ha eletto al vertice dell'Europarlamento e in Italia, perchè avvicina la caduta del governo Conte che «paralizza e isola» il Paese. Parla di Roma, la capitale in mano alla giunta della grillina Virginia Raggi, che non sa risolvere nessuno dei gravi problemi della città e anzi ne aggiunge altri. Anche lei «deve andare a casa», dice deciso. Proprio come i suoi sponsor 5Stelle a Palazzo Chigi. «Serve una maggioranza omogenea - dice Tajani- al governo del Paese e il centrodestra è pronto». Il numero due di Fi presenta i candidati nella circoscrizione centrale. C'è l'europarlamentare uscente Alessandra Mussolini, rientrata nel partito dopo troppe polemiche, che deve mangiare voti a FdI come nel collegio meridionale, visto che ha una doppia candidatura. C'è Raffaella Bonsangue, giovane e bruna avvocatessa toscana, vicesindaco di Pisa e coordinatrice provinciale, che in Toscana (dopo il Lazio la regione più rappresentativa) conta di fare il pieno di voti in ticket con Tajani. C'è il più giovane candidato, Simone Ribechini, social manager che ha lanciato start up di successo.

C'è un nome dal valore simbolico, quello di Arianna Verucci, bionda e tosta imprenditrice umbra, che dopo il terremoto è stata la prima a riaprire, con la sua cioccolateria, un'istituzione a Norcia. E poi la marchigiana Anna Maria Rozzi, imprenditrice agricola, che produce 600 mila bottiglie l'anno di vino biologico ed è la figlia di Costantino, ex presidente dell'Ascoli Calcio.

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