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Il governo sotto tiro Salvini: "Li denuncio per favoreggiamento"

Il centrodestra accusa Lamorgese dopo i fatti di Lampedusa: "Dice che non c'è emergenza..."

Il governo sotto tiro Salvini: "Li denuncio per favoreggiamento"

La pazienza a Lampedusa è finita. Altri 450 migranti sbarcati in una sola notte. Ma il governo si ostina a dire che il pericolo non esiste, che l'allarme non c'è. Che i cattivi sono gli altri. Sull'isola ci sono 1.526 migranti (e ne potrebbe avere solo 200), fra hotspot e Casa della fratellanza (locali della parrocchia). Proprio qualche giorno fa il governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci aveva emanato un'ordinanza nella quale chiedeva di chiudere tutti gli hotspot dell'Isola e di impedire gli sbarchi. Evidentemente inascoltato. Così Musumeci scrive al presidente Conte via Facebook: «Lampedusa non ce la fa più. Non costringete i lampedusani a scioperi e serrate. È un luogo meraviglioso, quello: non merita questo trattamento: c'è un'emergenza umanitaria e sanitaria. Lo dicono i numeri. Lo dicono i fatti. E non basta impugnare una ordinanza per negare la realtà. È tempo di decisioni forti. Convochi il Consiglio dei ministri».

«Il silenzio di Conte fa paura. Qualcuno può ricordargli che Lampedusa è italiana?», dice il sindaco lampedusano Totò Martello. «Lampedusa sta morendo, Lampedusa dice basta», urlano gli uomini e le donne al porto pretendendo l'immediato intervento del ministro dell'Interno. E meno male che giusto ieri Lamorgese spiegava che quella degli sbarchi non era un'emergenza «per la serie un bel tacer non fu mai scritto...», replica il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli.

E il leader della Lega Matteo Salvini ci va giù duro: «Denuncerò il governo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. È un'immigrazione che ormai è un'invasione e di cui il governo è complice. Gli italiani sono stati chiusi in casa per mesi, con pesanti ripercussioni economiche, mentre per i clandestini spalanchiamo porti e portafogli per dare più soldi all'accoglienza. È un governo incapace che mette in pericolo l'Italia». La leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, invece, si scaglia contro il ministro Lamorgese che «continua a negare l'evidenza. La situazione è fuori controllo e questo governo di irresponsabili, con la sua furia immigrazionista, rischia di mettere a repentaglio i sacrifici che gli italiani hanno fatto per mesi».

Sulla stessa linea anche Forza Italia. «Fermare le partenze dei migranti attraverso accordi seri con i Paesi d'origine e di transito. È l'unico modo per non far morire in mare le persone disperate che si imbarcano e per tutelare l'Italia e gli italiani», dichiara Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia.

La presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini si chiede dove siano Conte e Di Maio, «che pontifica a vanvera di solidarietà europea. La sinistra che ci accusa di fare becera propaganda è accecata dall'ideologia dell'accoglienza, ma contraddice anche sé stessa, perché l'immigrazione non si governa trasformando gli hotspot in luoghi invivibili in cui è impossibile rispettare anche i più elementari diritti umani. Gli irresponsabili sono loro».

Per il senatore di Fi Maurizio Gasparri, Conte andrebbe, addirittura, messo in carcere «per due ragioni: da un lato ha occultato prove e potrebbe reiterare reati in materia di Cinavirus, dall'altro sta favorendo l'attività dei trafficanti di persone e sta aiutando chi vuole invadere l'Italia».

«Altro che duri e inflessibili, il governo ha nascosto per settimane il problema, ha fatto passerelle in Tunisia, ha sottovalutato l'emergenza ed ha fatto diventare le nostre coste un colabrodo», il commento di Matilde Siracusano, deputata di Forza Italia.

Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera, sostiene che quei viaggi in Tunisia siano «la prova di un fallimento senza precedenti della diplomazia italiana e del governo tutto».

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