'L'ancora di salvezza contro povertà e sfruttamento': questo il titolo di un lungo post con cui il padre putativo del Movimento CinqueStelle, che si firma 'Giuseppe Rag. Grillo' difende a spada tratta il reddito di cittadinanza.
Il comico genovese snocciola una serie di numeri che darebbero spessore alle proprie affermazioni, basandosi sui dati Inps aggiornati al mese di agosto: "Sono 1,36 milioni i nuclei beneficiari, per oltre 3 milioni di persone, con un importo medio di 546 euro". Più numerose le famiglie beneficiarie composte da 3/4 persone (rispettivamente 646mila e 673mila):"i nuclei con minori sono quasi 443mila, con un numero di persone coinvolte di oltre 1,64 milioni, mentre i nuclei con disabili sono quasi 231mila, con oltre 536mila persone coinvolte".
L'elogio delle misure grilline prosegue con l'analisi delle varie tipologie di italiani percettori dell'assegno, suddivisi in base alla nazionalità ed alla collocazione geografica: sarebbero "2,58 milioni di cittadini italiani, 318mila cittadini extra comunitari con permesso di soggiorno UE almeno da 10 anni in Italia, e 119mila cittadini europei". Tra questi, i più numerosi al sud, con oltre 2 milioni di percettori, poi 592mila al nord e 427mila al centro. Il culmine, vale a dire 3,7 milioni di beneficiari, si sarebbe toccato durante"il periodo pandemico".
Fin dall'introduzione del Rdc si sono registrati numerosi casi di indebita appropriazione del contributo, tra coloro che non avevano alcun diritto ad accedervi per questioni di reddito o di non rispetto delle condizioni di cittadinanza ed altri addirittura risultati affiliati alla criminalità organizzata. Ben consapevole di queste falle, Grillo continua con l'elencazione di numeri che invece certificherebbero, almeno dal suo punto di vista, l'assoluto rigore alla base dei controlli effettuati, tanto da definire la manovra pentastellata come"una delle misure più controllate". "I controlli sono sia ex ante che ex post. Ex ante l’Inps ha rifiutato 1 milione di domande. Quindi circa il 40% grazie a controlli incrociati su reddito e patrimonio", prosegue il padre putativo del M5S."Inoltre, l’Inps ha revocato 130mila domande di RdC circa, per motivi vari tra cui false dichiarazioni di reddito, di patrimonio, di residenza, di nucleo, oppure omissione di dichiarazione di condannati per specifici reati, all’interno del nucleo. Ex post, la Guardia di Finanza insieme ad Inps e le altre forze dell’ordine, hanno contestato a percettori irregolari circa 217 milioni di euro, di cui 127 milioni già recuperati. Si tratta di circa l’1% di prestazione RdC irregolarmente spesa ad oggi".
Altra gravissima lacuna del Rdc, quantomeno con riferimento alla sua originaria impostazione, è il fatto che pressoché nulla si sia fatto per provvedere alla successiva collocazione lavorativa dei beneficiari, ovvero la fase conclusiva e più importante del sostegno economico pro tempore. Come dimenticare la farsa dei cosiddetti navigators, figure quasi mitologiche (visto il fatto che si sia arrivati addirittura a dubitare della loro reale esistenza) e comunque non dotate neppure degli strumenti minimi necessari per operare in modo corretto. Grillo, tuttavia, ha una spiergazione anche per giustificare la falla registrabile alla casella 'occupazione'. "La maggior parte di queste persone, oltre i 2/3, non sono occupabili, ma sono minori, disabili, anziani. Si legge nell’ultimo rapporto dell’Inps che negli anni precedenti all’introduzione del RdC, gli attuali percettori non risultavano proprio negli archivi contributivi come lavoratori: solo una piccola percentuale, meno del 20%, aveva un record di 9 settimane all’anno di lavoro", prosegue Grillo."Gli occupabili quindi sono pochi, circa 700 mila persone, e di questi secondo i dati dell’Anpal, circa 350mila persone hanno avuto un contratto di lavoro. Si tratta comunque di occupabili con scarse qualifiche, istruzione bassa, in prevalenza licenza media ed elementare. Inclusione, assistenza e formazione questo serve a queste persone".
Quindi sulla 'benedizione' del reddito di cittadinanza nessun dubbio, il 'Rag.
Grillo' difende fino all'ultimo la misura, accusando i critici di essere nemici del popolo italiano: "Per chi avesse ancora voglia di svilire una delle idee più rivoluzionarie di questo Paese, ricordo che ogni critica al reddito di cittadinanza non è un attacco al M5s, ma un’offesa a oltre 3 milioni di persone che fino a ieri non riuscivano a mettere insieme il pranzo con la cena, e che finalmente non si sentono più invisibili", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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