Grillo jr, sentenza rinviata tra le polemiche

Niente udienza per la morte del figlio del giudice. Ma il tribunale voleva riunirsi già oggi

Grillo jr, sentenza rinviata tra le polemiche
00:00 00:00

Una tragedia fa irruzione sulla scena del processo ai quattro genovesi, tra cui il figlio di Beppe Grillo, imputati di stupro di gruppo davanti al tribunale di Tempio Pausania. Quella che doveva essere finalmente l'ultima udienza di un processo durato tre anni, con le ultime arringhe e la sentenza, si apre invece con l'annuncio che il presidente del collegio giudicante è stato colpito da un "grave lutto familiare". Le dimensioni del dramma vengono comunicate subito dopo: Pietro Contu, figlio ventiduenne del giudice Marco Contu, è morto stritolato la sera prima in una stazione della metropolitana di Roma, probabilmente suicida. Nell'aula scende il gelo. Ed in quel gelo al dramma si aggiunge un giallo. Perché in una atmosfera in cui a nessuno - avvocati, pubblici ministeri, giudici - sembra inimmaginabile poter andare avanti col processo, arriva la notizia che dai vertici del tribunale di Tempio sarebbe invece arrivata l'indicazione di proseguire. Va bene il rinvio, ma solo di poche ore: l'udienza dovrebbe essere aggiornata ad oggi, alla stessa giornata in cui sono previsti i funerali del giovane. Ma tutti rifiutano. E il processo viene rinviato al 22 settembre.

A rendere impensabile tenere udienza oggi c'era anche il fatto che il processo, relativo a fatti di sei anni fa e iniziato il 16 marzo 2022, si era trascinato finora a ritmi straordinariamente lenti, con una sola udienza al mese (e non tutti i mesi), senza che nessuno lo impedisse. Che bisogno c'era di accelerare proprio ora, nel momento della tragedia? A rivelare in aula la richiesta dei vertici è stata una dei giudici a latere, Marcella Pinna, che ha parlato di un intervento della presidente del tribunale di Tempio Pausania, Caterina Interlandi: "La presidente sostiene che si debba fare domani", dice, spiegando che il giudice Contu avrebbe dato la sua disponibilità, "ma ci sono anche i funerali di questo povero ragazzo". Lo sconcerto in aula è forte, e a dargli voce è l'avvocato Alessandro Vaccaro, che difende uno dei coimputati di Grillo junior, Vittorio Lauria: "Pensare che una persona che ha perso un figlio possa serenamente venire in udienza è una sciocchezza. Io non mi sarei sentito in grado di discutere un processo". A quel punto si fa viva con una nota la presidente Interlandi: "Non ero presente in udienza, non faccio parte del collegio, non ho altro da dire, non cercate polemiche inutili". In realtà pare che l'allarme della Interlandi per un rinvio troppo lungo ci sia stato, rafforzato dal fatto che un altro membro del collegio giudicante è in procinto di venire trasferito ad Alessandria, e la presidente ha temuto che tutto potesse saltare quando il processo era ormai prossimo alla conclusione. Eppure dai vertici del tribunale gallurese (competente per territorio sui reati della Costa Smeralda) in questi tre anni non sono arrivati interventi per accelerare i ritmi del processo ai quattro presunti stupratori della Genova bene: né quando il presidente del tribunale era Giuseppe Magliulo né quando - dopo il trasferimento di Magliulo a Roma nel marzo 2024 - il suo posto è stato preso provvisoriamente, in attesa del successore, dalla dottoressa Interlandi. Con la motivazione del "sovraccarico di lavoro" si sono tenute meno di dieci udienze all'anno, col risultato di protrarre all'infinito le attese sia della vittima che dei giovani imputati. Il giudice Contu, che ha gestito le udienze con pazienza e umanità (come quando ha stoppato le domande più invasive e pretestuose a S. e R., le due vittime, da parte dei difensori degli imputati) oggi avrebbe finalmente potuto mettere la parola fine, ascoltando le ultime repliche dei difensori: e poi ritirarsi con le colleghe in camera di consiglio a prendere una decisione.

Scegliere tra le tesi dell'accusa, che sostiene che la colpevolezza degli accusati è provata aldilà di ogni dubbio, e chiede per loro nove anni di carcere; e la difesa, secondo cui S. era lucida e consenziente quando ebbe rapporti con i quattro. Per Contu doveva essere una giornata impegnativa e di sollievo. Ma martedì sera, con una telefonata da Roma, la tragedia entra nella sua vita.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica