Cambia governo, restano i "gufi". Ma stavolta a evocare quello che è diventato l'animale simbolo del renzismo e di Matteo Renzi stesso - quante volte l'ex premier si è scagliato contro chi sperava nel flop del suo governo? - è nientedimeno che Beppe Grillo.
Basta leggere il post sul blog del Movimento 5 Stelle in cui il guru se la prende con chi ancora non ritiene possibile un governo composto da due anime così diverse come quella grillina e quella leghista.
"Nessuno ha mai negato l’esistenza di caratteri distintivi, spesso definiti anime incompatibili da chi gufa il governo e lo rappresenta come una sorta di match continuo con Salvini. Da prima del suo varo, questo governo è ombrato da insistenti allusioni riguardo le differenze che dividerebbero il MoVimento dalla Lega; allusioni cariche della speranza che il Governo Conte sia destinato a naufragare il più presto possibile", scrive Grillo, "Ma li lascio volentieri alle loro difficoltà nell’etichettarci, frutto di una miopia ormai più che strutturata".
L'ormai ex comico se la prende con "la sinistra frou frou" che "si è dimostrata tanto cinica da costruire il caos per poi criticare le mosse di chi cerca di disinnescarlo con ipocriti appelli alla parola solidarietà" e che "definisce ospitalità l’ammasso di anime, poi lasciate cinicamente nelle mani del caporalato, triste frutto di accordi
balordi con gli altri paesi europei, che ha finito per far male a tutti nel nostro Paese".Solo propaganda, assicura Grillo, che il governo Conte "sopporta e sopporterà" perché espressione della "sintesi fra simili".
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