Tempi duri per i blairiani, oggetto di purghe interne nel partito laburista che per quasi vent'anni avevano dominato. La loro ascesa alla fine degli anni Novanta, imitata in Germania da Gerhard Schroeder, si era basata su una conversione tattica al centro che aveva permesso di porre fine a un ciclo di vittorie conservatrici che sembrava infinito. Ma anche il loro tempo si è esaurito, e dopo l'era dei tories Cameron e May un futuro di potere per la sinistra più antistorica d'Europa non pare cosa impossibile.
Mentre infatti in tutto il continente i partiti d'ispirazione socialista conoscono una crisi epocale, la sinistra radicale del segretario Jeremy Corbyn, un paleomarxista terzomondista ostile alla Nato e simpatizzante di gruppi terroristi come Hamas e l'Ira, ha secondo i sondaggi concrete speranze di vincere le prossime elezioni. Che sulla carta dovrebbero essere lontane anni, ma stante la debolezza del governo May potrebbero anche venire di molto anticipate.
Circolano diverse teorie per cercare di spiegare l'appeal politico, soprattutto presso tanti giovani, di Corbyn, che è datatissimo non solo ideologicamente, essendo quasi settantenne. Un fenomeno simile a quello di Bernie Sanders negli Stati Uniti. Ma più interessante è osservare i suoi metodi per consolidare il potere all'interno del Labour Party. Strumento di questo consolidamento, ricorda il Times, è un gruppo di pressione di estrema sinistra chiamato Momentum. Sorto dopo l'elezione di Corbyn alla leadership laburista, pretende di essere l'alfiere di «un nuovo tipo di politica», ma è in realtà il portavoce di ammuffiti pregiudizi e luoghi comuni di una sinistra radicale ben più vecchia dello stesso Corbyn. Non ultimo un antisemitismo strisciante che confina ambiguamente con una palese ostilità verso Israele.
Giustamente il Times osserva che simili porcherie non si sarebbero mai verificate con precedenti leader laburisti come Tony Blair o Gordon Brown. Ma come si diceva, il tempo dei centristi nel Labour è agli sgoccioli. Corbyn è stato eletto proprio per seppellire vecchi valori fondanti del partito come l'ancoraggio a Occidente e la netta distinzione tra movimenti politici di sinistra democratici ed eversivi. Momentum pretende di essere semplicemente un movimento di massa che ha portato nuova linfa al Labour. Ma sembra invece che si stia trasformando nel protagonista di manovre interne al partito destinate a radicalizzarlo a sinistra.
In vista delle elezioni locali britanniche del prossimo anno, candidati dell'estrema sinistra sostituiscono sempre più spesso quelli centristi, che lamentano di essere fatti oggetto di «purghe aggressive» e di definizioni sprezzanti come «zombie blairiani».
Se il Labour «normalizzato» da Corbyn uscirà vincitore in queste elezioni, avrà ottime carte in mano per chiedere l'anticipo delle legislative e magari per vincerle. Provocando nel Regno Unito uno scossone politico che preoccupa il mondo dell'economia molto più della già destabilizzante Brexit.
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