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La guerra di Speranza al superticket: "Aumenta le discriminazioni"

Il ministro della Salute vuole subito un provvedimento contro le aggressioni agli operatori sanitari: "Dobbiamo prenderci cura di chi si prende cura di noi"

La guerra di Speranza al superticket: "Aumenta le discriminazioni"

Roberto Speranza conferma la guerra al superticket, giudicato come un generatore di "discriminazioni e diseguaglianze tra i territori e nei territori". L'obiettivo del governo giallorosso sarà dunque quello di "superarlo progressivamente", forte del pieno sostegno da parte "di tutti, a partire da Conte". Gli uffici del Ministero hanno fatto sapere che "costa 550 milioni, ma visto che 60 sono già stati messi l'anno scorso, ci vogliono 490 milioni".

Facendo pagare i ticket per fasce di reddito c'è il rischio che possa ricadere sulla classe media dei lavoratori dipendenti: "L'obiettivo è che nessuno rinunci alle cure per motivi economici. Ho ben chiari i valori sui quali imposterò il mio operato". Questi ultimi prendono il nome di equità e principi della Costituzione: "Difendo l'articolo 32 della Carta, che al primo comma dice: 'La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti'".

Carenze di medici

Il ministro della Salute a La Repubblica ha detto di credere fortemente "in un servizio pubblico moderno e di qualità in cui tutti si possano riconoscere e a cui tutti possano affidarsi, chi sta meglio economicamente come chi è rimasto indietro".

Sul tema del biotestamento ha affermato che si farà "tutto quello che è nelle nostre possibilità per dare esecuzione alla norma approvata dal Parlamento". Al momento manca un parere del Consiglio di Stato e il suo Ministero dovrà dare il via libera alla banca dati che raccoglie le dichiarazioni anticipate di trattamento: "Per quanto di nostra competenza faremo immediatamente tutto ciò che è necessario. Nessun atteggiamento diverso sarebbe ammissibile".

Per la carenza dei medici si stanno valutando diverse "soluzioni, anche confrontandoci con i governatori e le parti sociali, che devono arrivare in tempi brevi". Speranza infine ha rivelato che in questi primi mesi del suo mandato vorrebbe veder approvato un provvedimento "contro le aggressioni agli operatori sanitari, perché dobbiamo prenderci cura di chi si prende cura di noi".

Da parte dello Stato deve esserci vicinanza "alle migliaia di operatori del mondo della sanità che con passione e competenza ogni giorno tutelano la nostra salute".

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