Elezioni Amministrative 2021

Investì il nipote di Prodi: ora il capolista si ritira

Nel 2020 Matteo Prodi, il nipote 18enne dell'ex premier, è stato investito mentre era in bicicletta e ha tragicamente perso la vita. Chi lo ha travolto è capolista a Bologna per una civica di centrosinistra

Ha investito il nipote di Prodi: il capolista si ritira

Un anno e mezzo fa è venuto a mancare a Bologna Matteo Prodi, ragazzo di soli 18 anni, morto in un incidente stradale sui colli. Il giovano era il pronipote di Romano Prodi, ex premier e fondatore dell'Ulivo. La famiglia del giovane non si è mai espressa pubblicamente in merito al dolore che sta vivendo. Ha sempre preferito mantenere private le emozioni che una tragedia simile fa provare.

Non ha mai proferito parola neanche Roberto Grandi, colui che ha investito con la macchina il giovane Matteo. Lo scorso anno, quando è accaduto l'incidente, l'uomo era presidente dei musei comunali. Oggi Grandi è il capolista della lista civica del candidato di centrosinistra Matteo Lepore. L'uomo che era pronto ad aspettare i risultati delle elezioni del 3-4 ottobre, oltre che l'udienza preliminare del processo dove è imputato per omicidio stradale, prevista il 14 ottobre, ha però deciso di ritirarsi.

Come un fulmine a ciel sereno, Lorenzo Prodi, cugino di Mattia, ha dichiarato: "La mia famiglia ha scelto la strada del silenzio, che capisco e comprendo, ma io sento la necessità dentro anche di rendere pubblico il tutto". Non ha risparmiato critiche a nessuno. Oltre che nei confronti di Grandi e la sua candidatura, che ha definito "inopportuna e fuori luogo", senza mezzi termini il ragazzo ha attacco anche Lepore e il Pd. "Non voglio essere rappresentato da persone così", ha detto senza lasciare spazio alle interpretazioni. Lorenzo con queste frasi ha messo in difficoltà anche lo zio Romano dal momento che ha più volte pubblicamente sostenuto Lepore.

La candidatura di Grandi però è un qualcosa che lo ha fatto soffrire profondamente e sulla quale non riesce a passare sopra. L'attacco di Lorenzo non è solamente personale ma soprattutto politico: "Quando ho visto la candidatura di Grandi ho sofferto ma anche pensato che sarebbe uscito fuori raccontando quell'episodio e proponendo magari qualcosa di concreto dal punto di vista della sicurezza stradale, che potesse proporsi come riscatto personale. Invece no, non una parola".

Roberto Grandi non è rimasto indifferente alle parole del ragazzo e per questo, attraverso un post su Facebook, ha deciso, non senza lamentele, di ritirarsi. "Le parole di Lorenzo Prodi mi inducono a venire meno a un imperativo morale che mi sono dato dal giorno del tragico incidente. Custodire la ferita aperta nello spazio intimo e privato della mia vita e non fare alcuna dichiarazione che avrebbe ferito la famiglia di Matteo. Mi sono poi forzato di mantenere nello spazio pubblico quell'impegno verso le istituzioni e la società che ha connotato tutta la mia vita". Grandi però non aveva preso in considerazione la possibilità che qualcuno nella famiglia Prodi potesse ritenere inopportuna la sua candidatura e per questo dichiara: "Prendo atto di queste affermazioni. Per mantenere il clima civile e responsabile della campagna elettorale e per non distrarre il dibattito dai temi sul futuro di Bologna, nel rispetto del dolore della famiglia di Matteo Prodi e ipotizzando che anche per loro la mia eventuale presenza in Consiglio comunale sia inopportuna, mi faccio da parte".

Essendo ormai depositate le liste, la possibilità di votare Grandi resta ma nel caso di elezione, il professore rinuncerà.

Non rimane indifferente alla situazione neanche Matteo Lepore che ha perso il suo capolista. "Roberto Grandi è una persona di indiscusso valore e ha sempre dimostrato un grande spirito di servizio e attaccamento alla città -continua- Vorrei ringraziarlo per la sua sensibilità e la scelta di fare un passo indietro per rispetto di questo dolore. Chi lo conosce sa quanto questa vicenda tragica abbia cambiato anche la sua vita".

L'unico che preferisce non esporsi e dire come la pensa è Romano Prodi. Difficile pensare che prima di queste dichiarazioni del nipote non sapesse nulla della candidatura di Grandi. Soprattutto perché ha pubblicamente sostenuto più volte Lepore.

Probabilmente ha preferito restare in silenzio anche quando gli è stato comunicato il nome del capolista della civica.

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